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Di cosa si occupa l’oftalmoplastica

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L’intervista al dott. Antonluca Boninfante, responsabile dell’ambulatorio di Oftalmoplastica della Fondazione Bietti, che illustra la branca dell’oculistica dedicata alle patologie palpebrali

Di cosa si occupa l’Oftalmologia plastica?
L’Oftalmoplastica è una branca dell’oculistica dedicata alle patologie palpebrali, delle vie lacrimali e di alcune patologie orbitarie.

Alcune di queste malattie sono correlate a mal funzionamenti palpebrali e fra le più comuni si hanno  l’entropion o l’ectropion, che si manifestano quando il margine palpebrale si rivolge verso l’interno o verso l’esterno causando fastidi e sintomi come lacrimazione, fotofobia, arrossamento o sensazione di corpo estraneo fino ad arrivare  a complicanze ben più serie come quelle corneali.  Un’altra patologia molto frequente è la  ptosi palpebrale, ovvero il progressivo abbassamento della palpebra che porta alla riduzione del campo visivo con la conseguente perdita di vista da parte del paziente; altre patologie invece possono essere legate a neoformazioni palpebrali, ovvero quando le palpebre, a seguito di processi degenerativi e flogistici diventano sede di neoformazioni che possono essere anche di natura maligna.
La diagnosi precoce è in questi casi fondamentale: il medico oftalmologo deve essere particolarmente attento a irregolarità del bordo palpebrale, arrossamenti o presenza di nei o neoformazioni.
L’oftalmoplastica inoltre cura anche i disturbi legati al malfunzionamento dei condotti lacrimali.

Si tratta di patologie principalmente legate all’età, anche se per alcune questa non è per forza rilevante…
Ne è un esempio la ptosi palpebrale che può essere anche congenita e quindi il paziente ne soffre sin dalla nascita.

Quelle citate sono tutte patologie che richiedono l’intervento chirurgico?
Ci sono condizioni che possono essere migliorate anche attraverso un trattamento terapeutico, come l’impiego di sostituti lacrimali o la corretta igiene palpebrale.

Laddove però il soggetto presenti un problema cronico che la terapia non riesce a risolvere, è necessario intraprendere la strada chirurgica. Dipende, in sostanza, dallo stadio in cui giunge il paziente all’oftalmologo e la diagnosi precoce diventa fondamentale.

Sono patologie legate a difetti visivi?
No, solitamente non sono correlate a difetti visivi ma possono essere causa di alterata acuità visiva..

Anche solo una piccola malformazione delle palpebre, che non dà problemi a livello di vista, è bene che venga controllata periodicamente da parte di un medico specialista, in modo che l’eventuale intervento chirurgico possa essere precoce e quindi il meno invasivo possibile.

Quali sono le caratteristiche principali degli interventi di oftalmoplastica?Innanzitutto, il paziente va inquadrato a 360° da parte del medico specialista ed è necessario fare una valutazione dello stato di salute generale, in modo che il soggetto arrivi in sala operatoria in condizioni note, attraverso visite preliminari.

Il paziente deve godere di buona salute e presentare uno stato coagulativo e cardiologico normali poiché, rispetto agli altri interventi oculistici, quelli di oftalmoplastica presentano sanguinamenti.

L’anestesia è nella maggior parte dei casi locale e gli interventi vengono eseguiti solitamente in regime ambulatoriale o al massimo in day hospital.

 

7 Febbraio 2023
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