Ipovisione
L'ipovisione è una condizione caratterizzata da una ridotta capacità visiva che non può essere completamente corretta con occhiali, lenti a contatto o interventi chirurgici. Secondo la legge italiana (L. n. 138 del 3 aprile 2001) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si parla di ipovisione quando l'acuità visiva (la capacità di distinguere i dettagli) non è superiore a 3/10 nell'occhio migliore, anche con la migliore correzione ottica possibile, oppure quando il campo visivo residuo (la porzione di spazio che l'occhio percepisce) è inferiore al 60%. L'ipovisione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, limitando l'autonomia e la partecipazione sociale. È fondamentale una diagnosi precoce e un percorso di riabilitazione visiva per sfruttare al meglio il residuo visivo e migliorare l'indipendenza delle persone ipovedenti.
Le cause dell'ipovisione sono molteplici e possono variare a seconda dell'età e delle condizioni di salute generale. Possono essere legate a malattie della retina quali la Degenerazione Maculare Legata all'età, la Retinopatia Diabetica, la Retinite Pigmentosa, il Distacco della Retina; malattie del nervo ottico quali Glaucoma e Neuriti Ottiche ; condizioni genetiche o congenite quali Ambliopia, Albinismo, Retinopatia del Prematuro; Opacità di Cornea e Cristallino non trattate; Vizi di refrazione non corretti e moltre altre condizioni patologiche più rare.
RET 06-24: Valutazione dell’impatto della riabilitazione visiva sull’entità di ansia e depressione in pazienti ipovedenti da degenerazione maculare legata all'età (AMD) evoluta.