Prevenzione visiva nei bambini: la Fondazione Bietti porta lo screening nelle scuole

Un’iniziativa per educare bambini e famiglie alla salute degli occhi

Prendersi cura della vista sin da piccoli è fondamentale per garantire ai bambini un percorso di crescita sereno e un apprendimento efficace. La prevenzione visiva consente di individuare precocemente disturbi che, se trascurati, possono influire sulla qualità della vita.

È proprio su questo principio che si basa l’impegno della Fondazione GB Bietti, in linea con il messaggio della Giornata Internazionale per la Sicurezza delle Cure e della Persona Assistita, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 17 Settembre, che quest’anno ha scelto il tema “Safe care for every newborn and child” con lo slogan “Patient safety from the start!”.

Lo scorso 27 novembre, la Fondazione ha organizzato uno screening visivo presso l’I.C. Montessori Maria Clotilde Pini di Roma, rivolto agli alunni delle prime classi della scuola primaria. L’attività, condotta dalla Dott.ssa Gloria Roberti e dalla Dott.ssa Elisa Tronti, ha coinvolto bambini, insegnanti e famiglie in un percorso di educazione alla salute visiva.

Durante la giornata sono stati analizzati parametri fondamentali per lo sviluppo visivo: acuità visiva, ambliopia, stereopsi, strabismo, senso cromatico e capacità di fissazione. Ai genitori è stato consegnato un report dettagliato e un opuscolo informativo sullo sviluppo del sistema visivo e sui controlli raccomandati per fascia di età, distribuito anche agli insegnanti.

«Un sentito ringraziamento al Dirigente Scolastico Carmine Iannicelli e alla referente della primaria Giuseppina De Francisci –   dichiara la Dott.ssa Angela M. Mastromatteo Direttore Sanitario e Risk Manager dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti – per la disponibilità e il prezioso sostegno che hanno reso possibile questa iniziativa. Portare la prevenzione nelle scuole significa investire sul futuro dei bambini e sulla consapevolezza delle famiglie».

L’iniziativa ha riscosso grande successo, centrando l’obiettivo di diagnosi precoce e sensibilizzazione, in linea con la missione della Fondazione: promuovere salute, educazione e partecipazione attiva alla prevenzione.

Presentata la Carta della Salute dell’Occhio: più prevenzione e accesso alle cureA Roma, il Primo Meeting Nazionale dell’Associazione Pazienti Malattie Oculari

“Guardiamo lontano – Costruiamo oggi la salute di domani”: con questo slogan si è presentato il Primo Meeting Nazionale dell’Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Vista (lo scorso 9 ottobre), presso il Centro Congressi Roma Eventi – Fontana di Trevi.


L’incontro ha rappresentato un appuntamento storico che ha riunito istituzioni, società scientifiche, aziende e pazienti per affrontare le sfide dell’oftalmologia in Italia e presentare la Carta della Salute dell’Occhio, una roadmap che punta a garantire prevenzione, accesso equo alle cure e innovazione sostenibile.

L’IRCCS G.B. Bietti ha avuto un ruolo di rilievo grazie alla presenza della Direttrice Scientifica Monica Varano, tra i soci fondatori di APMO e relatrice alla tavola rotonda del Meeting, dedicata alle “Retine fragili”: “La Carta della Salute dell’Occhio è un passo decisivo per dare voce ai pazienti e costruire percorsi di cura più omogenei e innovativi. Come Fondazione Bietti lavoriamo ogni giorno per sviluppare ricerca clinica e traslazionale di alto livello, investendo in studi sulle maculopatie ,sulle patologie retiniche e neuroftalmologiche , sul glaucoma e sulle malattie rare, con l’obiettivo di portare soluzioni concrete nella pratica clinica. Crediamo che la collaborazione tra istituzioni, società scientifiche e associazioni sia la chiave per ridurre le disuguaglianze territoriali e garantire a tutti i cittadini l’accesso alle migliori terapie” ha dichiarato la dottoressa

Il congresso ha acceso i riflettori su un’emergenza silenziosa: in Italia oltre sei milioni di persone convivono con malattie oculari e per un terzo la riduzione della vista è invalidante. Nonostante ciò, l’oftalmologia riceve appena l’1% della spesa sanitaria nazionale. APMO, presieduta dal professor Francesco Bandello, nasce proprio per colmare questo gap, promuovendo prevenzione, diagnosi precoce e accesso alle terapie. 

La giornata, scandita da quattro tavole rotonde, ha visto la partecipazione del Ministro della Salute Orazio Schillaci, rappresentanti di ISS, Agenas, IAPB Italia, parlamentari e aziende leader del settore, affrontando temi cruciali come innovazione sostenibile, qualità della vita, patologie retiniche e miopia patologica. Il meeting si è concluso con la firma simbolica della Carta della Salute dell’Occhio, impegno concreto per riportare la vista al centro delle politiche sanitarie.

La Fondazione Bietti porta l’eccellenza italiana a FLORetina 2025, il summit globale della retina

La Fondazione Bietti porta l’eccellenza italiana a FLORetina 2025, il summit globale della retina

Torna con la sua tredicesima edizione FLORetina-ICOOR 2025, il congresso internazionale che riunisce migliaia di specialisti da oltre 70 Paesi e si conferma punto di riferimento per la chirurgia, la ricerca e la diagnostica oftalmologica della retina. L’appuntamento è  dal 4 al 7 dicembre alla Fortezza da Basso di Firenze.

Il programma affronta le sfide più attuali: algoritmi predittivi per la diagnostica, chirurgia vitreoretinica di nuova generazione, terapie innovative per AMD e DME, telemedicina e precision medicine. 

Anche quest’anno la Fondazione Bietti porta a Firenze la voce italiana dell’eccellenza scientifica.

Tra i relatori di FLORetina , la prof.ssa Parravano che interviene in sessioni chiave con contributi di rilevanza clinica come:

  • HOT TOPICS IN THE RETINA WORLDThe top 5 biomarkers on OCT and OCT-A for AMD: i biomarcatori che guidano la diagnosi e il monitoraggio della degenerazione maculare.
  • DIABETIC RETINOPATHY TREATMENTMicrovascular changes in Diabetic Retinopathy after anti-VEGF agents: focus sugli effetti microvascolari delle terapie anti-VEGF.
  • GEOGRAPHIC ATROPHY: ANATOMICAL-FUNCTIONAL BIOMARKERSStructural evaluation of different phenotypes of geographic atrophy: analisi avanzata delle varianti anatomiche e funzionali a proposito di atrofia geografica
  • NEW PHENOTYPES AND ADVANCED PATHOGENESIS OF RETINAL DISEASESRefining phenotypes of age-related macular degeneration conversion through imaging prognostic indicators: nuove frontiere della classificazione fenotipica delle patologie retiniche

E il dott. Tommaso Rossi, Direttore della Unità Operativa Struttura Complessa di Oftalmologia, che porta l’esperienza chirurgica e di ricera sulla proteomica della Fondazioni nelle sessioni dedicate alle innovazioni operative, tra le quali:

  • Performance of a new phaco-vitrectomy platform: vit probe, fluidics and energy delivery outcomes
  • The cut-rate conundrum: does cut rate increase reduce vitreous traction? A scanning electronic microscope study
  • Proteomics of retinal detachment: new insights

Premio di Ricerca “Massimo Gilberto Bucci” al 1° Congresso Nazionale AIMO-SISO

 Un riconoscimento per sostenere la ricerca, incoraggiare l’innovazione terapeutica e migliorare la qualità di vita dei pazienti
Durante la cerimonia inaugurale del 1° Congresso Nazionale AIMO-SISO, svoltosi dal 6 all’8 novembre presso il Centro Congressi “La Nuvola” di Roma, è stato consegnato il Premio di Ricerca SISO / IRCCS Fondazione G.B. Bietti / Omikron Italia “Massimo Gilberto Bucci”.

Il riconoscimento, dedicato alla gestione terapeutica del glaucoma e istituito per valorizzare i migliori studi clinici e sperimentali in questo ambito, è stato assegnato a:  
– Bonacci Erika  |  Titolo del lavoro: Cellule staminali neuronali sclerali per la rigenerazione del nervo ottico e delle cellule ganglionari retiniche in un modello di topo glaucomatoso.  
– Rabiolo Alessandro  | Titolo del lavoro: Aderenza terapeutica nel glaucoma: studio multidimensionale su metodo di valutazione, prevalenza e fattori associati.  

La premiazione si è svolta alla presenza del Prof. Mario Stirpe, Presidente della Fondazione Bietti, e della Dott.ssa Monica Varano, direttrice scientifica.  
“Il glaucoma rappresenta una delle principali sfide per la salute visiva. Con questo premio vogliamo sostenere la ricerca e incoraggiare l’innovazione terapeutica, per migliorare la qualità di vita dei pazienti”, ha dichiarato la dottoressa Varano.  

Il Congresso, promosso dall’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO) e dalla Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO), ha riunito centinaia di specialisti da tutta Italia, offrendo un programma ricco di simposi, live surgery, corsi e tavole rotonde, e confermando il ruolo centrale della comunità scientifica nel progresso dell’oftalmologia.

Giornata Mondiale del Diabete 2025

Il diabete interpella i luoghi di lavoro: benessere, dignità e accesso alle cure, anche per la vista, al centro della campagna promossa da OMS e IDF
Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla International Diabetes Federation (IDF), con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle patologie croniche più diffuse al mondo.

L’edizione 2025 pone al centro un tema cruciale e spesso trascurato: “Diabete e benessere sul lavoro”. Secondo le stime dell’IDF, oltre 430 milioni di persone con diabete sono in età lavorativa. Eppure, per molti di loro, il contesto professionale rappresenta una fonte quotidiana di difficoltà: dalla gestione della terapia in ambienti non adeguati, alla mancanza di flessibilità, fino a forme più o meno esplicite di stigma e discriminazione.

Il risultato è un impatto negativo sul benessere fisico, mentale e sociale, che si riflette anche sulla produttività e sulla qualità della vita.
 La campagna 2025 invita datori di lavoro, colleghi e istituzioni a “conoscere di più e fare di più per il diabete sul lavoro”, promuovendo ambienti inclusivi, informati e attenti ai bisogni delle persone con questa condizione.
Si tratta di un appello concreto a trasformare i luoghi di lavoro in spazi di supporto e consapevolezza, dove la salute non sia un ostacolo ma un diritto tutelato.

 Tra le complicanze più invalidanti del diabete, spesso sottovalutate in ambito lavorativo, vi sono quelle legate alla vista.
La retinopatia diabetica è la più frequente e rappresenta la principale causa di cecità legale tra i giovani adulti nei paesi industrializzati. In Italia, si stima che circa il 30% della popolazione diabetica ne sia affetta, con forme che possono compromettere gravemente la capacità visiva, come la retinopatia proliferante e l’edema maculare.

Queste condizioni, se non diagnosticate e trattate tempestivamente, possono limitare fortemente l’autonomia della persona, generando esclusione anche sul piano professionale.
La retinopatia diabetica può insorgere senza sintomi evidenti, rendendo fondamentale lo screening oculistico regolare, almeno ogni sei mesi, con esami specifici come la valutazione del fondo dell’occhio.
Questo percorso rientra in una gestione multidisciplinare del diabete, che include il controllo glicemico, della pressione arteriosa e dell’assetto lipidico.

 La Giornata Mondiale del Diabete diventa così un’occasione per riflettere su un cambiamento culturale necessario: dal silenzio alla visibilità, dall’isolamento alla partecipazione. Perché il diabete, come ogni condizione cronica, non deve essere un limite, ma una sfida da affrontare insieme, anche – e soprattutto – sul posto di lavoro.

 Come sottolinea l’OMS, creare ambienti lavorativi più sani e inclusivi significa anche prevenire nuovi casi di diabete, promuovendo stili di vita attivi, alimentazione consapevole e benessere mentale.

Un investimento che riguarda tutti, non solo chi è già colpito dalla malattia. questa versione trovami un titolo e un sottotitolo che abbiamo a che vedere anche con la vista Includere la salute visiva nella cultura della prevenzione e dell’inclusione è parte integrante di questo impegno. Perché vedere bene significa anche lavorare meglio, vivere con dignità e partecipare pienamente alla società.

La Fondazione Bietti partecipa al Congresso AIMO-SISO 2025

Ricerca, confronto istituzionale e contributi scientifici nella cornice del Centro Congressi La Nuvola di Roma

Dal 6 all’8 novembre 2025, Roma ospita al Centro Congressi “La Nuvola” il 1° Congresso Nazionale AIMO-SISO, evento promosso dall’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO) e dalla Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO). Con oltre 4.000 partecipanti attesi e più di 500 relatori coinvolti in oltre 150 tra corsi, simposi e sessioni scientifiche, il congresso si propone come uno dei principali appuntamenti per la comunità oftalmologica italiana ed europea.

La Fondazione G.B. Bietti prende parte al programma con diversi contributi scientifici e istituzionali.
Durante la cerimonia inaugurale, è prevista la consegna del Premio di Ricerca 2024-2025 SISO / IRCCS Fondazione G.B. Bietti / Omikron Italia “Massimo Gilberto Bucci”, dedicato alla gestione terapeutica del glaucoma. A consegnare il riconoscimento saranno il Prof. Mario Stirpe, Presidente della Fondazione Bietti e la dott.ssa Monica Varano, Direttrice Scientifica della Fondazione, assieme al Prof. Teresio Avitabile.

La dott.ssa Varano interverrà anche nella tavola rotonda “Advocacy e risultati concreti: quando l’oftalmologia si fa sentire”, dedicata al ruolo dell’oftalmologia nelle politiche sanitarie pubbliche. Il confronto affronterà temi come l’accesso alle cure, l’aggiornamento dei LEA e le strategie di prevenzione visiva.

Il Congresso SISO AIMO si distingue per un’impostazione innovativa: l’intera area congressuale sarà trasformata in una grande Agorà, spazio aperto e condiviso per favorire il dialogo tra clinici, ricercatori, aziende e cittadini.
Al centro, l’Arena ospiterà momenti di discussione e approfondimento, mentre la Digital Area offrirà esperienze immersive con strumenti all’avanguardia per la pratica clinica.

La partecipazione della Fondazione Bietti si inserisce in questo contesto multidisciplinare, contribuendo al dibattito scientifico e istituzionale sull’evoluzione dell’oftalmologia in Italia.

Dieci anni di Corsi WET LAB sulla cataratta alla Fondazione IRCCS G.B. Bietti

Una chirurgia considerata “semplice” dai pazienti, ma che richiede precisione e competenza: quella della cataratta è una micro-chirurgia complessa che richiede una lunga curva di apprendimento per gli oftalmologi. In Fondazione Bietti aiutiamo i giovani medici a padroneggiare le tecniche più avanzate” – spiega Domenico Schiano celebrando il decennale di una formazione regolare e rigorosa presso le strutture della Fondazione

La Fondazione IRCCS G.B Bietti mette a disposizione le sue conoscenze e strutture all’avanguardia ai giovani oculisti per perfezionare la loro tecnica chirurgica. Nel 2025 si celebra il decennale di una serie ininterrotta di corsi della formazione dedicati alla chirurgia della cataratta.
“Nel WET LAB i giovani chirurghi perfezionano la loro tecnica utilizzando occhi animali ed bulbi sintetici come modelli di prova sotto la supervisione degli specialisti esperti dell’Unità segmento anteriore” – spiega il responsabile deI corsi Domenico Schiano Lomoriello.

L’intervento di cataratta
L’intervento è reso necessario dall’opacizzazione del cristallino, una lente naturale posta nella parte anteriore dell’occhio tra iride e corpo vitreo. Con l’età, le fibre del cristallino perdono fisiologicamente elasticità e la lente si opacizza offuscando progressivamente la vista fino a precluderla.
L’intervento consiste nella rimozione del cristallino opacizzato e nella sua sostituzione con una lente artificiale.
Soltanto in Italia vengono eseguiti circa 500.000 interventi l’anno e il Gold Standard attuale è la tecnica della facoemulsificazione (vedi anche LA CATARATTA SPIEGATA BENE).

Perché è importante la formazione
“Quello di cataratta – continua Schiano – è l’intervento più frequente al mondo, indolore e veloce. Ma si tratta di alta-micro chirurgia con una impegnativa curva di apprendimento per i chirurghi che si approcciano a questo intervento. Sebbene sia indolore, veloce e con recupero facile per i pazienti, infatti, si tratta di un intervento molto delicato. Per questo la Fondazione G.B. Bietti, l’unico IRCCS dedicato esclusivamente all’oculistica in Italia, mette le sue conoscenze e le sue strutture d’avanguardia al servizio della formazione dei giovani chirurghi” conclude l’esperto.