Cataratta: l’insorgenza si può prevenire?

Il dott. Francesco Oddone, Responsabile dell’Unità di Ricerca Glaucoma dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti, spiega i sintomi della cataratta e come trattarla

La cataratta è la causa principale di handicap visivo e addirittura la terza causa di ipovisione prevedibile. In Italia sono circa 5.000 i pazienti che ogni anno si sottopongono all’intervento chirurgico della cataratta. Il dott. Francesco Oddone, Responsabile dell’Unità di Ricerca Glaucoma dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti risponde ad alcune domande per approfondire l’argomento.

Cosa è la cataratta?
La cataratta non è altro che l’opacizzazione di una piccola lente che tutti noi abbiamo all’interno dell’occhio: il cristallino – spiega il dott. -; Il cristallino ha la funzione di far passare le immagini e metterle a fuoco; nel corso della vita il cristallino si opacizza e, quindi, invecchiandosi non svolge più la sua funzione correttamente.

L’insorgenza della cataratta è prevenibile?
Trattandosi di un processo fisiologico che fa parte dell’invecchiamento del nostro corpo, l’insorgenza della cataratta non è prevenibile.
Esistono, tuttavia, una serie di fattori che possono accelerare questo processo e che, quindi, possono essere tenuti sotto controllo per evitare che la cataratta porti al calo della vista dovuto a cataratta.
Il diabete è un fattore predisponente: le alterazioni di glicemia condizionano il normale trofismo e la salute del cristallino e, di conseguenza, la sua trasparenza; un paziente diabetico o che non ha una glicemia controllata va incontro a cataratta precoce.

Anche la miopia è un fattore di rischio: chi è miope può sviluppare cataratta anche in età giovanile (45-50 anni).
Un altro fattore di rischio per l’insorgenza della cataratta, del quale si parla di meno, è l’esposizione dell’occhio ai raggi UV che accelerano il processo di invecchiamento.

Esiste una cura per la cataratta?
Non esistono colliri o cure che possono influenzare questo processo di invecchiamento del cristallino.

L’operazione della cataratta è rischiosa?

Come tutti gli interventi chirurgica non si può classificare come esente da rischi, tuttavia viene classificata tra gli interventi meno rischiosi.

Cosa significa che per essere operata la cataratta deve essere matura?

Il termine “matura” per la cataratta è un’espressione gergale che sta a significare che la cataratta è sintomatica.

L’indicazione è quella di intervenire chirurgicamente quando il paziente riferisce disturbi legati alla presenza della cataratta stessa, senza andare troppo oltre nei tempi per evitare che tempi di intervento e ripresa siano più lenti.
Tuttavia, la sintomaticità è legata a un vissuto soggettivo: ci sono persone che hanno cataratte anche in stadi piuttosto avanzati, ma non si accorgono.

C’è recidiva nella cataratta?

Come abbiamo detto con l’operazione alla cataratta viene tolto il cristallino opacizzato che, quindi, non essendoci più nell’occhio non si può ri-opacizzare. Quindi no, non c’è recidiva.

Esiste, invece, la cosiddetta cataratta secondaria: la lentina intraoculare che viene posizionata nell’occhio al posto del cristallino, viene adagiata su una piccola membrana trasparente che prima accoglieva il cristallino; questa membrana può con il tempo opacizzarsi e, in tal caso può essere trattata con intervento laser di pochi secondi.

Giornata Internazionale dell’Ortottica 2024: “Orthoptists making a difference”

“Orthoptists making a difference” è il tema della Giornata internazionale dell’Ortottica, che si celebra ogni primo lunedì di giugno, lanciato dall’International Orthoptic Association (IOA)

In Italia gli ortottisti, i professionisti per la prevenzione, valutazione e riabilitazione delle disabilità visive sono circa 3500.

Gli Ortottisti Assistenti di Oftalmologia, nello specifico, sono operatori sanitari laureati ai quali competono le attribuzioni dal D.M. del Ministero della Sanità 14 Settembre 1994 n.743 e successive modifiche e integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nella prevenzione, nella valutazione e nella riabilitazione di patologie della mobilità oculare, dell’ambliopia e in alcune forme di ipovisione senile.

Con l’invecchiamento demografico e un sistema sanitario in evoluzione, il ruolo degli Ortottisti diventa sempre più cruciale, in ambito della prevenzione, valutazione e riabilitazione delle disabilità visive.

La Commissione di albo nazionale degli Ortottisti della FNO TSRM e PSTRP, insieme all’Associazione tecnico scientifica degli Ortottisti italiani (AIOrAO ), in particolare- proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ortottica – ha fatto presente come gli ortottisti facciano la differenza “sin dai primi giorni di vita” , accendendo i riflettori sulla prevenzione visiva neonatale.

A sottolinearlo è la stessa normativa italiana che, all’interno del DPCM del 12 gennaio 2017 circa i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che inserisce la centralità dell’ortottica neonatale e dell’informazione ai genitori sull’importanza degli stimoli ambientali per lo sviluppo visivo del bambino. Un impegno garantisce un futuro in cui la salute visiva di ogni individuo sia al centro dell’attenzione, migliorando la qualità della vita.

 

IRCCS G.B. Bietti: un nuovo regolamento per rafforzare l’impegno verso l’eccellenza nella ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica

A partire dallo scorso anno, la Direzione Scientifica della Fondazione G.B. Bietti, in collaborazione con il Clinical Trial Center (CTC) e il Grant Office ha introdotto un nuovo “Regolamento per lo svolgimento dell’attività di ricerca”, documento che rappresenta un importante passo avanti nell’organizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico all’interno della Fondazione.

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