Il dott. Tommaso Rossi è intervenuto durante la sessione “RetinaTECH: When Technology meets Surgery” dell’appuntamento annuale della European Society of Retina Specialists (EURETINA), presentando una nuova interpretazione fluidodinamica della vitrectomia.
Continue readingCornea artificiale: la Fondazione Bietti tra i primi centri in Italia ad applicare la nuova tecnica
La Fondazione IRCCS G.B. Bietti ha eseguito l’intervento su una donna di 74 anni di origine peruviana, già operata per glaucoma e sulla quale erano falliti tre precedenti impianti di cornea. È tra i primi centri in Italia dove è possibile eseguire questo intervento.
Continue readingIl Sole 24 Ore: ” Intesa tra Fondazione Bietti ed Enel Cuore per la microchirurgia oculare”
La nuova iniziativa ha visto l’acquisto di un modulo di tomografia a coerenza ottica (OCT) intraoperatoria da integrare al microscopio chirurgico Leica Proveo 8.
Continue readingCheratocono: diagnosi precoce, gestione clinica e approccio chirurgico integrato
Individuazione tempestiva della patologia, arresto della progressione mediante cross-linking e chirurgia lamellare: il percorso completo per la cura del cheratocono è stato al centro del corso ECM presso l’IRCCS Fondazione Bietti
La gestione del cheratocono a 360 gradi, dalla definizione della patologia alla sua diffusione – con un focus sulla diagnosi precoce attraverso le metodologie più indicate e all’avanguardia-; nonché il percorso di assistenza del paziente, in modo da seguire nel tempo l’evoluzione della malattia, come intervenire chirurgicamente e arrestarne definitivamente la progressione, tra cross linking corneale e chirurgia lamellare: questi i temi chiave affrontati nel corso Ecm “La gestione clinica del cheratacono”, tenutosi il 6 maggio presso l’IRCCS Fondazione Bietti che ha visto la partecipazione di 20 medici chirurghi specializzati in oftalmologia.
“Il cheratocono è una patologia che, nonostante rientri nella classificazione delle malattie rare, nella nostre aree geografiche ovvero nel bacino del mediterraneo è diffusa – fa presente il dott. Domenico Schiano Lomoriello, responsabile dell’Unità Operativa Cataratta e Cornea dell’IRCCS e responsabile scientifico del corso di formazione -; si tratta di una patologia evolutiva che compare in età adolescenziale e che consiste in una alterazione della curvatura corneale. Infatti, la cornea di questi pazienti invece di avere la forma fisiologica di una calotta emisferica, – diventa “a punta”.
Di conseguenza, la cornea si assottiglia progressivamente, tanto da determinare una alterazione della capacità visiva che – molto spesso – non essendo correggibile con occhiali determina un grave deficit visivo del paziente affetto da cheratacono.
Da qui, diventa fondamentale una diagnosi precoce della patologia in modo da poter intervenire chirurgicamente il prima possibile per arrestarlo” spiega lo specialista.
Durante il corso alla Fondazione Bietti, infatti, è stata dedicata una sessione specifica al trattamento chirurgico del cheratocono, ovvero il “crosslinking corneale”.
“I pazienti affetti da cheratocono possono migliorare la vista mediante occhiali, lenti a contatto o anche con l’ impianto di anelli intrastromali, tuttavia questi ausili non bloccano il peggioramento progressivo della malattia – prosegue Schiano -. L’unico trattamento che arresta il cheratocono è il crosslinking corneale che si attua mediante l’assorbimento di riboflavina – vitamina B2 -e il successivo irraggiamento della cornea con raggi ultravioletti. L’ effetto combinato della vitamina e l’esposizione ai raggi UV aumenta i legami della matrice extra cellulare dello stroma corneale con il conseguente aumento della resistenza della cornea allo sfiancamento, portando a una stabilizzazione del processo patologico. Il cross linking corneale viene attuato in Fondazione Bietti in convenzione con il SSN” specifica il dott. Schiano.
Inoltre un punto importante che è stato evidenziato nel corso è che, laddove non si intervenga tempestivamente con una diagnosi precoce, , il trattamento del crosslinking non basta più e si è costretti ad un vero e proprio trapianto corneale.
“Il trapianto corneale tradizionale, quello in cui si sostituisce la cornea in tutto il suo spessore, ha oramai indicazioni limitate nei cheratoconi. Infatti oggigiorno si predilige la cheratoplastica lamellare, precisamente la DALK, tecnica di trapianto che consente il trapianto lamellare che risparmia gli strati corneali più interni.
Il vantaggio della DALK sta anche ne fatto che riduce la frequenza delle complicanze intraoperatorie e post operatorie tradizionalmente legate al trapianto di cornea, tra le quali la più temibile era il rigetto” precisa Schiano. Grazie alla DALK abbiamo un riduzione importante dell’ incidenza del rigetto che oramai rappresenta una complicanza davvero rara negli occhi operati di cheratocono.
Un ulteriore aspetto trattato durante il corso ha riguardato la contattologia, rilevante per quanto riguarda la gestione del cheratocono. I pazienti affetti da questa patologia sono, infatti, generalmente, degli assidui portatori di lenti a contatto considerato che con l’impiego di occhiali non hanno un recupero visivo soddisfacente.
Quindi, ai corsisti sono state presentate le diverse tipologie di lenti a contatto, in particolare quelle rigide, semirigide e sclerali. Le lenti a contatto sclerali in particolare sono spesso efficaci nel migliorare la vista a pazienti con cheratocono che non traggono più giovamento dall’ utilizzo delle altre tipologie di lenti, riuscendo a migliorare la capacità visiva tanto da riuscire a posticipare o addirittura ad evitare il trapianto corneale.
Partecipare a uno studio clinico: un gesto semplice che fa bene alla ricerca e ai pazienti
Alla Fondazione Bietti, attivo il progetto DS 01-25 “Indagine sulle preferenze e la percezione dei pazienti riguardo gli studi clinici”
Quando si sente parlare di studio clinico, spesso si immagina qualcosa di complicato, distante, forse anche un po’ preoccupante. In realtà, partecipare a uno studio clinico è un atto di grande valore, che può portare benefici non solo a chi vi prende parte, ma anche alla comunità scientifica e ai pazienti del futuro.
LA FONDAZIONE BIETTI PARTECIPA AL PROGETTO DI RICERCA VITROBLADE
La Fondazione G.B. Bietti con l’unità di ricerca Retina Chirurgica, insieme al Dipartimento Medicina e Scienze della Salute “Vincenzo Tiberio”, Università del Molise – capofila del progetto di ricerca e la Techdyn Engineering SRL collaborano al progetto di ricerca dal titolo “Vitrectomy Rotary Blades Development – VITROBLADE”, finanziato dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Continue readingPNRR, LA FONDAZIONE BIETTI PARTECIPA AL PROGETTO VINCITORE DEL BANDO PER LA RICERCA BIOMEDICA
Ha preso il via il progetto di ricerca che vede la partecipazione della Fondazione Bietti con focus sulla Sclerosi Multipla Progressiva.
Continue readingBANDO DELLA RICERCA FINALIZZATA 2024
La Fondazione Bietti è destinatario istituzionale del bando della Ricerca Finalizzata 2024, indetto dal Ministero della Salute con 150 milioni di euro i fondi messi a disposizione per i partecipanti.
Continue readingMetodologia della ricerca
Corso di formazione ECM di Fondazione Bietti
Continue readingCase reports 2024
Come ogni anno, la Fondazione Bietti ha radunato decine di esperti e specialisti per il consueto appuntamento formativo ECM dedicato casi rari e complessi in oftalmologia, presentando il case report 2024
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