Linee di ricerca

Linee di ricerca

L’attività di ricerca della Fondazione G.B. Bietti è riconosciuta dal Ministero della Salute che individua in particolare le seguenti quattro linee di ricerca.

Progetti 5×1000

Progetti 5×1000

Grazie alle destinazioni del 5×1000 alla nostra Fondazione è stato possibile attivare i seguenti progetti:

1) Determinazione di parametri correttivi per migliorare l’accuratezza sulle misure di pressione intraoculare ottenute tramite tonometria

Anno di Riferimento 5X1000: 2023

Inizio Progetto: 02/01/2025

Fine Progetto: 31/12/2025

Sintesi Progetto – Abstract: Lo scopo del seguente progetto di ricerca è aumentare l’accuratezza delle misure di pressione intraoculare utili alla diagnosi e al trattamento del glaucoma. L’obiettivo è trovare dei parametri correttivi e sviluppare degli algoritmi che permettano di migliorare la stima che la strumentazione ad oggi in uso in ambito clinico effettua sul valore vero di pressione intraoculare.

Inoltre, si intende avviare uno studio sull¿idrodinamica oculare per trovare relazioni biomeccaniche tra segmento anteriore e camera posteriore dell¿occhio e capire come la biomeccanica corneale influenza le misure di pressione.  

Metodi: misurazioni non invasive tramite tonometria su occhi di maiale e confronto con misure ottenute per via diretta tramite manometria. Verrà applicato un sistema ad infusione regolabile per generare una pressione intraoculare nota e di sensori di pressione localizzati in camera anteriore e camera vitrea per studiare la propagazione dell’onda meccanica da segmento anteriore a camera posteriore.

Risultati attesi: comprensione del ruolo che i fenomeni biomeccanici esercitano sulle misure di pressione intraoculare, comprensione della relazione tra il valore di pressione stimato e quello vero, individuazione di fattori di correzione per la stima della misura, formulazione della legge di propagazione della pressione da segmento anteriore a camera posteriore, in particolare nelle adiacenze della testa del nervo ottico, sviluppo di algoritmi per correggere la stima del valore vero di pressione intraoculare riportata dai diversi tonometri utilizzati sui pazienti in ambulatorio.

Valore traslazionale: l’identificazione di parametri correttivi per ottenere una diagnosi più affidabile del glaucoma avrà ricadute sia in ambito diagnostico che terapeutico. Inoltre la comprensione delle relazioni tra le variazioni di pressione all’interno della camera anteriore e della camera vitrea potrà contribuire alla spiegazione della differente vulnerabilità del nervo ottico ai valori di pressione intraoculare misurata tramite le metodiche oggi disponibili. 

Data percezione fondi 5xmille: 02/10/2024

Costo complessivo del progetto: 17.000,00

Totale quote 5 x mille: 17.000,00

Rendiconto di assegnazione risorse 5×1000 2023: 

2) Caratterizzazione proteomica, morfologica e molecolare di fluidi oculari ed elementi cellulari residenti nella pato-biologia del distacco di retina

Anno di Riferimento 5X1000: 2023

Inizio Progetto: 02/01/2025

Fine Progetto: 31/12/2025

Sintesi Progetto – Abstract: Scopo del seguente progetto di ricerca è eseguire una caratterizzazione proteomica, molecolare, citologica e funzionale di fluidi biologici oculari, umor acqueo e vitreo ed elementi cellulari residenti (nel vitreo), quali gli ialociti, in pazienti affetti da distacco di retina primario e recidivato e pazienti di controllo. Razionale: Caratterizzare alterazioni del proteoma di umor acqueo e vitreo per identificare determinanti molecolari di patogenesi o recidiva (con particolare attenzione alla regolazione della proliferazione vitreoretinica). Valutare le proprietà morfologiche molecolari e funzionali di ialociti in coltura, con particolare attenzione a processi di transizione epitelio mesenchimale ed acquisizione di capacità contrattile, processi para-fisiologici associati alla pato-biologia del distacco retinico. Metodi: raccolta di campioni di vitreo e acqueo durante la chirurgia episclerale o vitreale del distacco di retina. Processamento del campione secondo protocolli validati di shot-gun proteomics. Isolamento colturale di ialociti, esecuzione di protocolli sperimentali di biologia cellulare e molecolare. Risultati Attesi: Misura puntuale della presenza e abbondanza relativa di proteine nell’acqueo e nel vitreo, stima comparativa di proteine sovra- e sottoespresse nei casi e nei controlli, misura dei metaboliti attivi e dello stato di clivaggio e fosforilazione delle proteine in studio. Evidenza della differente espressione di marcatori cellulari di superficie, acquisizione di differente capacità contrattili da parte degli ialociti derivati da vitrei con differenti patologie.

Valore Traslazionale: Identificazione di molecole target e del ruolo biologico-patologico degli ialociti per un approccio farmacologico al distacco di retina e alla sua recidiva con proliferazione vitreo-retinica.

Data percezione fondi 5xmille: 02/10/2024

Costo complessivo del progetto: € 25.878,88

Totale quote 5 x mille: € 17.879,88

Rendiconto di assegnazione risorse 5×1000 2023: 

 

Sviluppo ed applicazione di workflows di N-tail terminomics per la caratterizzazione di eventi proteolitici di rilevanza patologica in patologie oculari

Anno di Riferimento 5X1000: 2022

Inizio Progetto: 01/01/2024

Fine Progetto: 31/12/2025

Sintesi Progetto – Abstract: Le patologie di pertinenza oftalmologica, quali il glaucoma, la retinopatia diabetica, l’age-related macular generation (AMD), il distacco retinico, nonché patologie corneali (ad es. sindrome di Fuchs), hanno un significativo impatto per la qualità di vita del paziente, nonché per i costi sociali ed economici a carico dei sistemi sanitari nazionali. Sebbene la patogenesi segua traiettorie differenti, così come diversi sono i tessuti oculari affetti, l’insorgenza, ma anche la progressione, di queste malattie è accomunata da alterazioni del rimodellamento dei tessuti extracellulari oculari. Tuttavia, come già per molte patologie umane a carico di altri distretti anatomici, i meccanismi molecolari alla base di questi processi sono scarsamente noti.  In virtù di tali considerazioni, una fine caratterizzazione dei frammenti proteolitici endogeni, ovvero peptidi rilasciati da digestione enzimatica di proteine, all’interno di fluidi oculari, quali l’umor acqueo e vitreo, rappresenta un promettente approccio per identificare fenomeni di degradazione enzimatica specifici per il fenomeno patologico in esame. Infatti, il verificarsi di eventi proteolitici di rilevanza patologica a carico di tessuti oculari, quali trabecolato, strati retinici, tessuti corneali, può essere ricostruito, con un ragionevole margine di affidabilità, esaminando i frammenti peptidici dei due fluidi, umor acqueo e vitreo nel corso di analisi comparative tra campioni isolati da soggetti affetti da una specifica malattie e pazienti di controllo (definiti sulla base della patologia in esame). In aggiunta, esplorare il repertorio di frammenti proteici in campioni di natura cellulare, quale quelli identificabili in campioni di endotelio corneale, può fornire importanti parametri per correlare l”origine del frammento peptidico ed il tessuto di appartenenza. In virtù della ridotta concentrazione di proteine, e di peptidi, all’interno dei fluidi in questione, approcci sperimentali ad elevata sensibilità rappresentano l’unica soluzione tecnologica per fornire una risposta alla problematica scientifica posta.   In tal senso, la spettrometria di massa è senz’altro l”approccio più indicato per ottenere una copertura del dato biologico più ampia possibile. Strategie classiche (“shot-gun”) di proteomica per la caratterizzazione del proteoma di una matrice biologica prevedono la frammentazione delle proteine in essa contenuta tramite digestione con tripsina prima di iniettare il campione nello spettrometro di massa. Tale strumento esegue quindi la caratterizzazione della massa (e carica) dei peptidi presenti in soluzione. L’identificazione è seguita da approcci bioinformatici necessari per risalire all’identificazione delle proteine presenti in soluzione. Tuttavia, tale approccio non consente di distinguere in maniera ottimale frammenti peptidici derivanti da proteolisi endogena da quella triptica artificiale. Al fine di caratterizzare i frammenti proteolitici endogeni sono stati quindi elaborati specifici workflows di proteomica, quale l’N-tail terminomics cui tale progetto si riferisce. Concettualmente, l’approccio si basa sulla marcatura chimica, in vitro, di tutte le estremità N-terminali di proteine e peptidi presenti in soluzione prima della digestione con tripsina. In tal modo, frammenti peptidici endogeni possono essere protetti chimicamente da ulteriori eventi di digestione con tripsina in vitro e caratterizzati tramite approcci convenzionali di spettrometri di massa.

Data percezione fondi 5xmille: 28/09/2023

Costo complessivo del progetto: 29.703,73

Totale quote 5 x mille: 29.703,73

Rendiconto di assegnazione risorse 5×1000 2022: 

 

Dalla pratica clinica al laboratorio: un percorso inverso per la ricerca di biomarcatori nel distacco di retina e sviluppo di colture cellulari con l’utilizzo di fluidi oculari

Anno di Riferimento 5X1000: 2021

Inizio Progetto: 01/03/2023

Fine Progetto: 31/01/2024

Sintesi Progetto – Abstract: La medicina traslazionale è una branca interdisciplinare del campo biomedico fondata su tre pilastri principali: “benchside, bedside e community”.

In questo ambito, la medicina personalizzata o di precisione ha l’obbiettivo di fornire il giusto trattamento al paziente giusto, ma soprattutto nel momento giusto. Negli ultimi anni, questo obbiettivo è stato migliorato grazie all’avanzamento delle tecnologie nella genomica, dei sistemi di modelli di malattia e di molti altri paradigmi seguiti dalla scienza dei dati. Fondamentale è stato ottenere una prospettiva sistemica sulla scienza, integrata da competenze molteplici e

multidisciplinari. L’obbiettivo di questo progetto è, in primis, quello di raccogliere dati grazie ad un cross-talking tra le unità operative direttamente impegnate nella cura del paziente in sala operatoria per le patologie della retina e il laboratorio di ricerca. Pertanto, partendo direttamente dal paziente, dalla sua malattia e dal profilo clinico si ripercorre in maniera inversa il classico percorso “bench-to-bedside”.

Nello specifico, una parte del progetto (Parte A) sarà dedicata all¿analisi del proteoma in pazienti con distacco di retina primario. Questa ha l’obbiettivo di comparare il repertorio delle proteine presenti nel corpo vitreo, con particolare attenzione all’identificazione di mediatori della flogosi e di identificare possibili biomarker di patologia che possano essere correlati con parametri clinici di gravità ed estensione. Nella seconda parte, invece, lo studio (Parte B) prevede la caratterizzazione e validazione di un modello in vitro costituito da cellule epiteliale della capsula anteriore/posteriore esposta a microambiente patologico (diabete, ipertensione ed altre patologie di carattere sistemico) per poter approfondire le conoscenze della biologia delle cellule epiteliali native e il ruolo meccanicistico che svolgono nelle patologie della retina.

Data percezione fondi 5xmille: 23/09/2022

Costo complessivo del progetto: € 31.892,40

Totale quote 5 x mille: € 31.892,40
Rendiconto di assegnazione risorse 5×1000 2021: 

Caratterizzazione molecolare e funzionale del sistema ubiquitina proteasoma durante il danno ipossico in un modello sperimentale di glia di Muller

Anno di Riferimento 5X1000: 2020

Inizio Progetto: 01/02/2022

Fine Progetto: 31/01/2024

Sintesi Progetto – Abstract: La retinopatia diabetica (RD) ed il glaucoma, due tra le principali cause di cecità irreversibile a livello globale, rappresentano due patologie degenerative oculari con diversa eziologia, la cui progressione clinica è caratterizzata da insulti di tipo ischemico-ipossico, su base vascolare, neuro-infiammatoria e meccanica. Pertanto, l’ipossia è uno stress con un ruolo centrale nell’innescare le alterazioni morfologiche e funzionali cui la retina ed il nervo ottico sono sottoposte. Tuttavia, i meccanismi molecolari, nonché il contributo di ciascun istotipo cellulare retinico alla percezione ed adattamento a questo stress metabolico sono scarsamente caratterizzati.    L’ipossia è nota attivare molteplici pathways intracellulari, tra cui, l’Hipoxia-Inducible Factor (HIF), che modula la risposta pro-angiogenetica tramite la sintesi ed il rilascio di VEGF, e NF-kB, il principale pathway proinfiammatorio che regola la sintesi ed il rilascio di citochine proinfiammatorie.Al contempo, è noto come il pre-condizionamento ipossico, inteso come transitoria esposizione ad un evento ipossico di modesta entità, costituisca un meccanismo protettivo attraverso il quale la cellula acquisisce una maggiore capacità di tollerare un successivo evento ipossico più severo. I fattori molecolari coinvolti in questo meccanismo non sono noti, ma rappresentano un promettente obiettivo di ricerca per la definizione di trattamenti terapeutici e preventivi di eventi ischemici.  L’adattamento ad insulti di tipo metabolico, tra i quali l’ipossia, nonché l’acquisizione di specifiche proprietà fenotipiche, quale la resistenza a determinati fattori ambientali, sono primariamente regolate attraverso un pathway proteolitico intracellulare noto come sistema ubiquitina proteasoma (UPS), già oggetto di approfonditi studi finalizzati a comprendere le basi molecolari della neurodegenerazione e ad individuare strategie terapeutiche non convenzionali. In particolare, la coniugazione delle proteine intracellulari con l’ubiquitina, una piccola proteina con funzioni chiave nella regolazione del proteoma cellulare ed in grado di indirizzare la localizzazione nonché l’emivita di ogni proteina cellulare, rappresenta un’interessante e largamente inesplorata area di studio per comprendere come la cellula sia in grado di adattare il proprio metabolismo in risposta agli stimoli ambientali cui è sottoposta.  Pertanto, scopo del presente progetto è allestire una piattaforma sperimentale, basata su una specifica tecnica di proteomica di recente allestimento, nota come diGLY proteomics, per individuare determinanti molecolari coinvolti nella riposta ipossica e nel condizionamento pre-ipossico tramite indagine del repertorio dell’ubiquitina in un modello sperimentale di glia di Muller, cellule rMC1, sottoposte ad ipossia controllata e pre-condizionamento ipossico in vitro. L’high-throughput strategy che caratterizza l’approccio proposto suggerisce che sarà possibile identificare la presenza di numerose alterazioni funzionali del sistema UPS nelle condizioni sperimentali oggetto di indagine che potranno quindi consentire di individuare nuovi targets biologici. In parallelo, viene proposta un’indagine proteomica di caratterizzazione del repertorio dell’ubiquitina anche nell’umor acqueo di pazienti affetti da glaucoma e retinopatia diabetica (pazienti affetti da cataratta verranno utilizzati come controlli sani) al fine di valutare la possibile presenza di determinanti molecolari correlati all’eterogeneità dell’ubiquitina anche in fluidi biologici oculari.

Data percezione fondi 5xmille: 19/10/2021

Costo complessivo del progetto: € 35.735,24

Totale quote 5 x mille: € 35.735,24
Rendiconto di assegnazione risorse 5×1000 2020: 

Modulazione della connettività neuronale lungo le vie ottiche nei pazienti glaucomatosi: studio morfo-funzionale multimodale

Anno di Riferimento 5X1000: 2019

Inizio Progetto: 01/04/2021

Fine Progetto: 30/03/2023

Sintesi Progetto – Abstract: Il glaucoma ad angolo aperto (OAG) è considerato come un processo neurodegenerativo del nervo ottico che determina deficit del campo visivo (CV). Nel OAG sono presenti modificazioni delle cellule ganglionari retiniche (RGCs) e delle fibre del nervo ottico (RNFL) rilevabili dell’Optical Coherence Tomography (OCT). I deficit funzionali delle RGCs e del nervo ottico possono essere valutati rispettivamente tramite la registrazione di ERG da Pattern (PERG) e dei Potenziali Evocati Visivi (PEV). Il deficit funzionale post-retinico può essere stimato tramite un indice elettrofisiologico: il Tempo Retino-Corticale (RCT). Studi di neuro imaging hanno evidenziato nei pazienti glaucomatosi una perdita neuronale a livello delle strutture delle vie ottiche post-retiniche (Nucleo Genicolato Laterale- NGL- e corteccia visiva). Nei pazienti glaucomatosi è stato osservato che la Citicolina riduce la progressione del deficit perimetrico glaucomatoso attraverso meccanismi di azioni di: 1) neuropotenziamento, migliorando la funzionalità delle RGCs; 2)      neuroprotezione, riducendo della perdita delle RGCs, 3) neuromodulazione, migliorando la connettività sinaptica tra RGCs e NGL. Gli scopi del presente progetto di ricerca saranno: 1) Obiettivo Primario: valutare se il trattamento con Citicolina in soluzione orale possa produrre un miglioramento della conduzione nervosa post-retinica, alterata di base nei pazienti con OAG. 2)Obiettivo secondario: valutare nei pazienti con OAG se le possibili modificazioni della conduzione nervosa post-retinica indotte dal trattamento con Citicolina in soluzione orale (informazioni ottenute attraverso le registrazioni elettrofisiologiche) siano associabili o meno a variazioni morfologiche e funzionali delle strutture nervose che formano le vie ottiche (NGL, tratto ottico, corteccia visiva, informazioni ottenute attraverso l’acquisizione di risonanza magnetica strutturale e funzionale) e se entrambe le condizioni possano essere in relazione con le variazioni morfo-funzionali delle RGCs e del CV. Lo studio sarà condotto in doppio cieco, su 60 pazienti con glaucomatosi, randomizzati in due gruppi: un gruppo sarà trattato con Citicolina in soluzione orale, mentre l’altro gruppo sarà trattato con placebo per una durata totale di 12 mesi. In condizione basale, dopo 6 e 12 mesi su tutti i pazienti arruolati, saranno valutate le seguenti variazioni: della conduzione nervosa post-retinica (attraverso la registrazione simultanea di PERG e PEV), della condizione morfologica delle strutture nervose che formano le vie ottiche (tramite valutazioni di neuro-imaging-RMI) e delle RGCs (tramite OCT), del deficit perimetrico (valutazione del CV).  I risultati attesi sono i seguenti: 1) per ciò che riguarda l’obiettivo primario, il risultato atteso è che la Citicolina in soluzione orale possa migliorare la conduzione nervosa post-retinica. 2) Per ciò che riguarda gli obiettivi secondari il risultato atteso consiste nella possibilità di rilevare che eventuali miglioramenti della conduzione nervosa post-retinica dopo trattamento con Citicolina in soluzione orale possano essere associati o meno a cambiamenti della struttura e della funzione delle stazioni nervose che formano le vie ottiche (valutate tramite RMI) dipendentemente o indipendentemente dalla condizione morfo-funzionale delle RGCs e del CV. Le ricadute cliniche possono così riassumersi: 1) Allo stato attuale, lo scopo principale terapeutico nella malattia glaucomatosa è quello di ridurre la pressione oculare che viene considerato il principale fattore di rischio per la genesi dei deficit perimetrici. 2)Poter evidenziare che il trattamento con Citicolina, in base alle proprie varie azioni (neuropotenziamento, neuroprotezione e neuromodulazione) possa essere in grado di modulare la connettività neuronale,pone delle basi per una maggiore comprensione dei deficit della connettività neuronale e del suo possibile miglioramento con conseguente riduzione del deficit perimetrico glaucomatoso.

Data percezione fondi 5xmille: 30/09/2020

Costo complessivo del progetto: € 153.588,12

Totale quote 5 x mille: € 53.588,12
Rendiconto di assegnazione risorse 5×1000 2019: 

Studio del ruolo dei pathways proteolitici intracellulari, UPS ed autofagia, nella patogenesi della retinopatia diabetica e del glaucoma

Anno di Riferimento 5X1000: 2018

Inizio Progetto: 03 Gennaio 2021

Fine Progetto: 30 Gennaio 2023

Sintesi Progetto – Abstract: Un precedente studio molecolare in vitro su un modello cellulare di glia di Muller di ratto (cellule rMC1) ha consentito di documentare una rapida (entro 30 minuti) e non convenzionale (indipendente dalla fosforilazione di IkBα, l’inibitore naturale del pathway) attivazione del principale pathway proinfiammatorio, NF-kB, e specificatamente dell’etero-dimero p65-p50, in seguito a somministrazione di 25 mmol/L glucosio (condizione sperimentale di iperglicemia). Lo scopo di questa ricerca è dimostrare che il pathway descritto in grado di determinare l’attivazione della glia di Muller in vitro sia riproducibile ed operante anche in un sistema cellulare a complessità aumentata, quale la coltura retinica primaria. Obiettivo della seguente proposta di ricerca è analizzare, attraverso un approccio multidisciplinare di biochimica, biologia molecolare ed immunoistochimica, il ruolo dell’asse Calmodulina Ca2+ dipendente (CamKII) proteasoma nel determinare l’attivazione funzionale, in senso proinfiammatorio, della glia di Muller, nel contesto di una coltura primaria retinica, in presenza di uno stimolo iperglicemico (25 mmol/L D+ glucosio).

Data percezione fondi 5xmille: 12 Giugno 2020

Costo complessivo del progetto: € 56.506,35

Totale quote 5 x mille: € 56.506,35
Rendiconto di assegnazione risorse 5×1000 2018: 

Progetti internazionali

Progetti internazionali

2020
  1. RECOGNISED – Retinal and cognitive dysfunction in type 2 diabetes: unraveling the common pathways and identification of patients at risk of dementia

Principal Investigator: Dott.ssa Mariacristina Parravano
Ente Finanziatore: Unione Europea

Quota Finanziamento: € 97.750,00

Anno finanziamento: 2020

Durata 48 mesi (proroga 12 mesi)

Breve descrizione Il concetto generale di questo progetto si basa sull’idea che la retina può essere utilizzata come una finestra sul cervello grazie alla loro comune origine embriologica. Pertanto, lo studio della retina nei pazienti con T2D in questo progetto sarà utile per identificare non solo i pazienti a rischio di sviluppare demenza, ma anche diversi fenotipi con diversi gradi di declino cognitivo in termini di velocità e gravità. Inoltre, lo studio delle vie patogene comuni coinvolte nei processi neurodegenerativi che avvengono nel cervello e nella retina aprirà una nuova area di ricerca con chiare implicazioni terapeutiche.

Sito Internet: https://www.recognised.eu/

Questo progetto è finanziato dal programma di ricerca H2020-SC1-BHC-2018-2020

 

  1. Development of a new non-contact screening method and instrument for the detection of narrow ocular anterior chamber angle

Principal Investigator: Dott. Francesco Oddone
Ente Finanziatore: Velux Stiftung

Quota Finanziamento: € 185.000,00

Anno finanziamento: 2020

Durata: 36 mesi (proroga 24 mesi)

Breve descrizione: Il glaucoma primario ad angolo chiuso, causa comune di cecità in tutto il mondo, è più frequente nei soggetti con “occhi piccoli” e può essere prevenuto con trattamenti relativamente semplici.

La valutazione delle strutture oculari si basa sulla gonioscopia, un esame invasivo e soggettivo eseguito da oftalmologi particolarmente formati nel settore. Lo scopo del progetto proposto è quello di sviluppare uno strumento oggettivo, non invasivo, portatile e a basso costo per il rilevamento di pazienti ad alto rischio di glaucoma ad angolo chiuso.

Sito Internet: Non applicabile

Questo progetto è finanziato dal programma di ricerca: Ophthalmology call for proposal

Macustar – iAMD – Development of novel clinical endpoints for interventional clinical trials with a regulatory and patient access intention in patiens with intermediate age-related macular degeneration

Principal Investigator: Dott.ssa Mariacristina Parravano
Ente Finanziatore: Unione Europea

Quota Finanziamento: € 113.551,63

Anno finanziamento: 2018

Durata 36 mesi (proroga – mesi)

Breve descrizione: La degenerazione maculare legata all’età (AMD) è la causa più comune di grave perdita della vista e cecità in Europa e colpisce quasi il 30% della popolazione anziana. La malattia cronica progredisce lentamente dall’AMD iniziale all’AMD intermedia (iAMD) e infine all’AMD allo stadio avanzato con perdita visiva grave e spesso irreversibile della visione centrale.

Gli obiettivi di macustar sono caratterizzare il deficit funzionale nella iAMD e sviluppare e convalidare misure di risultati funzionali, strutturali e riferiti dal paziente per la iAMD.

Sito Internet: https://www.macustar.eu/

Questo progetto è finanziato dal programma di ricerca iHi – innovative health initiative

 

Regolamento per lo svolgimento delle attività di ricerca

Regolamento per lo svolgimento delle attività di ricerca

È obiettivo prioritario della Fondazione G.B. Bietti promuovere la qualità dell’attività di ricerca scientifica corrente, diretta a sviluppare la conoscenza nell’ambito della biomedicina e della sanità pubblica nonché quella finalizzata, vale a dire l’attività di ricerca scientifica attuata attraverso specifici progetti e diretta al raggiungimento di particolari e prioritari obiettivi, biomedici e sanitari, individuati dal Piano sanitario nazionale.

La ricerca è svolta nel rispetto dei principi etici fondamentali.

La Fondazione IRCCS G.B. Bietti, al fine di integrare i compiti di cura e assistenza, promuove l’innovazione e il trasferimento tecnologico; è aperta alla collaborazione con altri enti del SSN, con Università, enti pubblici di ricerca anche internazionali, nonché con partner scientifici e industriali, nazionali e internazionali.

Il regolamento contiene i principi generali in merito all’organizzazione generale della ricerca e del trasferimento tecnologico dell’IRCCS G.B. Bietti e in particolare, quelli riferiti alle tipologie e alle modalità di gestione dei finanziamenti alla ricerca, alla carriera e premialità dei ricercatori.

Il suddetto Regolamento, comprensivo di tutti i suoi allegati, è scaricabile dall’area riservata solo per i dipendenti della Fondazione.

Ricerca Traslazionale

Ricerca Traslazionale

Gli IRCCS sono strutture in cui le ricerche compiute in laboratorio vengono traslate all’attività clinica. Si parla quindi di ricerca traslazionale. La ricerca condotta dagli IRCCS e, quindi, anche dalla Fondazione G.B. Bietti viene messa a disposizione dell’attività clinica quotidiana. Viene, ovvero “traslata”, in particolare, alle strutture assistenziali del Servizio Sanitario Nazionale, per rispondere a standard di eccellenza e ad erogare prestazioni assistenziali di “alta specialità”. 

La filosofia che sottende alla ricerca traslazionale, quindi, è quella dell’applicazione tempestiva dei risultati per il beneficio dei pazienti.  

I prodotti della ricerca traslazionale più significativi dell’ultimo triennio (2021-2023)

Le attività di ricerca sperimentale intraprese dall’unità di ricerca Glaucoma, hanno ampie ricadute in ambito -traslazionale. Lo sviluppo di modelli cellulari in vitro, nonché la comprensione di meccanismi biochimici di regolazione di macromolecole a pathways biologici preposti all’omeostasi delle cellule ganglionari retiniche e del nervo ottico, sono di centrale importanza per ipotizzare strategie terapeutiche o di supporto alla funzionalità di questi distretti anatomici che sono tipicamente colpiti dalla insorgenza e progressione del glaucoma.

L’attività di ricerca svolta, inoltre, ha consentito lo sviluppo di ulteriori approcci a complessità crescente (in fase di applicazione e pubblicazione), soprattutto in ambito di proteomica clinica sfruttando il recente avvio della facility dedicata dell’Istituto.

È stato approfondito lo stato dell’arte circa il ruolo dell’ubiquitinazione, una delle principali modifiche post-traduzionali delle proteine, nella patogenesi del glaucoma. L’ubiquitina (Ub) è una piccola proteina coniugata enzimaticamente alle proteine che svolge un ruolo centrale nel modularne il turnover e la funzione biologica.

Queste progettualità si inseriscono pienamente in pipelines di biomarkers discovery and validation, con l’obiettivo di migliorare uno degli unmet needs nella gestione clinica del glaucoma, ovvero l’identificazione di marcatori affidabili e precoci di sviluppo e progressione. 

Lo studio intrapreso di molecole con potenziale neuroprotettivo come la carnosina e la citicolina ha l’importante risvolto traslazionale del potenziale sviluppo di nuovi approcci terapeutici in grado di affiancare la terapia ipotensiva oculare per la stabilizzazione del danno visivo nel paziente con glaucoma in progressione. La diagnostica funzionale del glaucoma, il cui gold standard ad oggi è rappresentato dalla perimetria standard, è tuttoggi gravata da limiti significativi nella diagnosi precoce e nella rilevazione della progressione del danno. La ricaduta clinica degli studi da noi intrapresi in questo ambito ha l’importante ruolo di fornire dati in grado di promuovere lo sviluppo di nuovi algoritmi e strategie d’esame in grado di migliorare la sensibilità e la specificità della perimetria e promuovere la diagnosi precoce di malattia e della sua progressione. Allo stesso modo i risultati di sicurezza ed efficacia degli studi in ambito chirurgico hanno l’importante ricaduta clinica legata alla possibilità di ottimizzazione delle nuove tecniche miniinvasive e al miglioramento della selezione del paziente con l’idea finale di personalizzazione dell’indicazione chirurgica in base al profilo clinico del paziente.

L’unità di ricerca segmento anteriore svolge attività nel campo delle patologie corneali e della superficie oculare e della chirurgia della cataratta, nello specifico:

  • validazione di un nuovo modello di microscopia speculare corneale che consenta la visualizzazione microscopica in vivo dell’intera cornea contribuendo alla diagnostica delle maggiori patologie corneali (Cell/Check konan), strumento attualmente unico in Italia.
  • ricerche di laboratorio riguardanti i prodotti di metabolomica e la presenza di recettori ormonali su tessuti espiantati nel corso di interventi di chirurgia corneale lamellare, nello specifico DMEK (descemet membrane endothelial keratotoplasty), DSAEK (descemet stripping automated endothelial keratoplasty) e DALK (Deep Anterior Lamellar Keratoplasty). Tali studi consentiranno di comprendere meglio la patogenesi delle distrofie corneali.
  • studi riguardanti l’efficacia di nuovi modelli di cristallino artificiale a profondità di fuoco elongato che consentono una riabilitazione visiva dopo intervento per cataratta con possibilità di una eliminazione lenti a frontale (LAF).

Nel triennio 2021-2023, il laboratorio multidisciplinare e interdisciplinare si è dedicato alla ricerca applica sviluppando potenziali collaborazioni al fine di poter licenziare i due brevetti surfAL ed ACkit.  In particolare, il brevetto ACkit è stato considerato in progetti nazionali ed internazionali, e di interesse per futuri lab-on-chip da spendere anche in progetti di microgravità propedeutici alle future missioni nello spazio.

Nell’ambito della ricerca sperimentale di retina medica, i progetti intrapresi hanno consentito di raggiungere obiettivi significativi in ambito traslazionale, in particolare per la retinopatia diabetica.

La ricerca in vitro (illustrata tramite la descrizione delle singole pubblicazioni) ha infatti consentito di identificare e validare (ulteriori studi su modelli murini, non ancora pubblicati, hanno confermato l’impianto molecolare) nuovi meccanismi di regolazione della polarizzazione pro-infiammatoria della glia di Muller e della conseguente fase effettrice. In particolare, gli enzimi (calmodulina e proteasoma), nonché gli effettori (interleuchina-8), sono targets di assoluto interesse farmacologico per lo sviluppo di terapie non convenzionali per la retinopatia diabetica. Sono attualmente in fase di analisi e razionalizzazione protocolli per la sperimentazione su modello animale.

Inoltre, il recente avvio della facility di proteomica dell’Istituto, combinata all’approvazione, da parte del Comitato etico, di un protocollo di studio sta consentendo la messa a punto di pipelines di biomarkers discovery and validation su campioni biologici isolati da pazienti affetti dalle principali patologie retiniche-coroidali.

Nell’ambito della ricerca sperimentale di retina chirurgica lo studio con modelli sperimentali della fluidodinamica del corpo vitreo è volto alla valutazione dell’efficacia e della sicurezza degli attuali strumenti della chirurgia vitreo-retinica con la possibilità di proporre dei miglioramenti degli stessi. In un recente studio un’accurata valutazione dell’interazione retina-mezzo tamponante ha permesso di spiegare le cause di recidiva di distacco inferiore della retina, dell’emulsificazione dell’olio di silicone, contribuendo allo sviluppo di migliori sostituti vitreali (doi: 10(8):22. doi:10.1167/tvst.10.8.22). Da un altro studio è emerso che l’aumento della velocità di taglio non produce frammenti vitreali di dimensioni proporzionalmente più piccole. Al fine di ridurre la trazione retinica durante la vitrectomia è necessario ottenere un flusso istantaneo invariabile attraverso la porta del cutter (doi: 10.1167/tvst.11.3).

 

Nell’ambito dell’oncologia e tossicologia oculare sono stati svolti studi atti in particolare a:

  • Individuare nuovi fattori diagnostici e prognostici nei fluidi intraoculari e nei tessuti oculari, in patologie neoplastiche e degenerative intraoculari e sistemiche, seguendo i concetti più innovativi della medicina di precisione.
  • Valutare il ruolo della diagnostica multimodale nello studio degli effetti collaterali secondari a terapie antineoplastiche, sia a livello del segmento anteriore che posteriore.
  • Caratterizzare in modo preciso e puntuale gli elementi morfologici e fisiopatologici peculiari delle singole patologie corio-retiniche e individuare nuovi biomarker clinici, anche attraverso programmi di screening e mediante l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale.

Nell’ambito della neurofisiologia della visione e neuroftalmologia i prodotti più significativi in riferimento agli obiettivi della linea sono di seguito riportati:

  • Obiettivo 1: Attraverso la definizione della disfunzione post-retinica nel glaucoma (vedi Parisi et al Front. Aging 2021; 13:697425) è possibile effettuare diagnosi differenziali tra patologia glaucomatosa ed altre patologie che interessano il nervo ottico (es. meningioni o altre lesioni compressive) con un inquadramento specifico e conseguente approccio terapeutico di neuroprotezione o di neuropotenziamento come ripostato nella review di Oddone et al. (Pharmaceuticals (Basel). 2021; 14:281). Particolare interesse di carattere traslazionale rivestono i lavori effettuati nei pazienti con Atassia (vedi Ziccardi et al J. Clin. Med. 2021; 12, 10:5271) o con Sclerosi Multipla (vedi Parisi et al J Clin Med 2023;12:7175) nei quali è possibile identificare una compromissione funzionale maculare di carattere neurodegenerativo distinguendola dal punto di vista diagnostico da altre forme di maculopatia (es. miopico, legata all’età, su base ereditaria), con conseguente differente approccio terapeutico.
  • Obiettivo 2: Aver identificato una nuova ciliopatia nell’ampio ambito delle distrofie retiniche ereditarie (vedi Ziccardi et al J Mol Sci 2022; 23:14656) costituisce sicuramente un passo importante per la definizione fenotipo-genotipo di tale patologia con la possibilità di ipotizzare future specifiche terapie geniche.

Obiettivo 3: le evidenze riportate nei lavori effettuati tramite specifiche analisi di neuro-imaging (vedi Coppola et al J Headache Pain 2021; 22: 58 (2021) e Abagnale et al Front. Hum. Neurosci. 2023; 17:1146302) rivestono un duplice aspetto traslazionale: da una parte fornire un contributo alla conoscenza dei meccanismi neurofisiopatologici che determinano l’aura visiva (con conseguente limitazione dei normali atti della vita quotidiana durante gli attacchi emicranici) con possibili future innovativi approcci terapeutici (es tossina botulinica di tipo A e gli anticorpi monoclonali contro il recettore del CGRP); dall’altra parte comprendere che specifiche anomalie strutturali delle vie ottiche sono “caratteristiche” nei pazienti emicranici, ponendo le basi per diagnosi differenziali con altre patologie cerebrali di carattere degenerativo

Network

Network

Il Ministero ha promosso nel corso degli anni la costituzione di Reti strutturate tra gli IRCCS al fine di mettere a fattor comune le risorse presenti negli IRCCS in termini di competenze scientifiche cliniche, sperimentali e biotecnologiche, di tecnologie avanzate, e di ottimizzare l’impiego delle risorse e rafforzare la posizione italiana in Europa in termini di ricerca e cura nei diversi ambiti tematici. 

L’organizzazione delle reti deriva dal fatto che il lavoro di squadra ha un impatto importante sul sistema di ricerca e clinica, in quanto permette di garantire una significativa massa critica e di ottenere risposte sull’intero territorio nazionale nei confronti dei cittadini e dei pazienti oltre a creare una piattaforma di centri di ricerca. 

Gli obiettivi sono: 

  • orientare ad una ricerca coordinata per ottimizzare le capacità di ricerca e la sostenibilità, 
  • creare una piattaforma di centri di ricerca, raggruppati per macro-aree, di facile accesso ai cittadini/pazienti per la cura delle patologie, migliorando le prestazioni sanitarie e la diffusione di buone pratiche, 
  • internazionalizzare la partecipazione delle Reti tematiche IRCCS attraverso progetti di ricerca mirati, strutturati, competitivi e sostenibili. 

La partecipazione a progetti eseguibili in rete rappresenta un’opportunità significativa per la Fondazione G. B. Bietti, all’interno di un contesto di sinergie generate dalle collaborazioni, in linea con gli orientamenti e gli obiettivi stabiliti dalla normativa italiana per gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. 

In quanto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), la Fondazione G. B. Bietti, in Italia, partecipa attivamente a due reti degli IRCCS e nello specifico: 

  • Rete delle Neuroscienze e della Riabilitazione il più grande network di ricerca italiano d’ambito, è stata fondata nel 2017 dal Ministero della Salute per stimolare la collaborazione tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), favorire la diffusione delle informazioni sulla attività clinico-scientifica e coordinare azioni di rilevanza internazionale volte ad aumentare il rilievo e la competitività del settore; 
  • Associazione Rete Aging con l’obiettivo di promuovere lo scambio di informazioni, conoscenze, dati, risultati scientifici e personale al fine di attuare le migliori diagnosi e cure e di adottare le migliori pratiche cliniche sviluppate dai singoli IRCSS. 

Nell’ambito della rete Aging la Fondazione G.B. Bietti ha partecipato ai seguenti progetti: 

  • Roadmap della ricerca su invecchiamento e malattie età-correlate 2018 
  • Implementazione della RoadMap nella ricerca sull’Aging (IRMA) 2019 
  • Sinergie di Ricerca della Rete Aging (SIRI) 2020 
  • PROMISING: aPpROccio alla MedIcina di preciSIoNe in Geriatria: dalle basi biomolecolari dell’invecchiamento e delle malattie età correlate ai modelli clinico e assistenziali 2021 
  • Next Generation Promising (NGP): a new network approach to frailty, multimorbidity and age-related disease in the Era of Precision Medicine 2022 
  • Aging Core competencies and skills Platform: Un approccio di Rete alla formazione su fragilità, multimoribidità, polifarmacoterapia e malattie età correlate 2022 
  • I-COMET Infrastruttura tecnologica COndivisa per lo sviluppo di Modelli prEdittivi dell’invecchiamenTo, basati sull’Intelligenza Artificiale 2023 

Nell’ambito della rete RIN la Fondazione G.B. Bietti ha partecipato ai seguenti progetti: 

  • Istituti virtuali nazionali demenze, malattia di Parkinson e disordini del movimento, sclerosi multipla e disordini neuroimmunologici 2020 
  • Istituti Virtuali Nazionali: il network italiano delle malattie neurologiche 2021 
  • Istituti virtuali nazionali (IVN) per lo studio delle patologie neurologiche: integrazione e complementarietà degli IRCCS per la ricerca sanitaria e la qualità dei servizi assistenziali erogati 2022 

A livello europeo, la Fondazione G.B. Bietti aderisce all’EVICR.net European Vision Institute Clinical Research Network, una rete di centri di ricerca clinica oftalmologica, che svolge ricerca clinica multinazionale in oftalmologia con i più alti standard di qualità, seguendo le direttive europee e internazionali per la ricerca clinica secondo SOP armonizzate al fine di rafforzare la capacità dell’Unione Europea di studiare i determinanti delle malattie oftalmiche e di sviluppare e ottimizzare l’uso di strategie diagnostiche, preventive e terapeutiche nell’oftalmologia. 

EVICR.net è un Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) indipendente istituito nel 2010 in conformità con il Regolamento (CEE) n. 2137/85 del Consiglio. 

Fonte

Convenzioni e Collaborazioni

In questi anni, attraverso la collaborazione con enti e gruppi dedicati all’oftalmologia, la Fondazione G. B. Bietti ha mostrato il suo impegno nella promozione della salute oculare e nella prevenzione delle malattie della vista, in particolare: 

  • Il Direttore Scientifico è socio fondatore dell’“Associazione Pazienti Retina”, un ente del terzo settore; 
  • Il Presidente, il Direttore Scientifico e il Responsabile dell’UOC ed il responsabile della Linea di Ricerca di Oncologia fanno parte della Commissione per la prevenzione della cecità; 
  • Il Presidente e il Direttore Scientifico sono membri del Comitato Scientifico del Gruppo Interparlamentare. 

Sono state inoltre stipulate convenzioni “piattaforme di ricerca congiunta”: 

  • Università degli studi di Roma “Tor Vergata” 
  • Università degli studi di Firenze 
  • Università degli studi di Padova 

ed accordi quadro con: 

  • Università di Catania 
  • Università di Cagliari 
  • Università “Roma Tre” 
  • Università di Modena e Reggio 
  • Università degli studi di Torino 
  • Università di Pisa 
  • Università internazionale di Roma “UniCamillus”. 
  • Università degli Studi del Molise 

 

Tecnologie

Tecnologie

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Tomografo a coerenza ottica LEICA EnFocus con il sostegno di Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel – Il sistema OCT intraoperatorio Leica EnFocus, integrato nel microscopio Leica Proveo 8, è un sistema avanzato di imaging che consente di ottenere immagini ad alta risoluzione e in tempo reale delle strutture oculari durante la chirurgia. Fornisce al chirurgo informazioni fondamentali per decisioni rapide e precise, superando i limiti della sola visione microscopica. È particolarmente utile in chirurgia retinica, corneale e del glaucoma, dove permette di valutare adesione di tessuti, posizionamento di impianti e gestione di complicanze intraoperatorie. L’integrazione diretta nel microscopio garantisce efficienza, sicurezza e maggiore successo degli interventi.

  • PCR – Bio-Rad Laboratories INC CFX Opus 96 DX E’ un sistema aperto che offre la massima flessibilità nello sviluppo rapido di analisi in un ambiente di laboratorio clinico. Può multiplexare fino a 5 target per pozzetto. Il portafoglio CFX Opus Dx offre opzioni per gestire più thruput e volumi di campione. Gli strumenti offrono quantificazione precisa, prestazioni accurate del termociclatore e un potente software di facile utilizzo.
  • Retinografo – Optos Silverstone Permette una scansione ad altissima velocità al fine di effettuare un imaging delle strutture vascolari superficiali e profonde sia retiniche che coroideali. Questo permette a sua volta una valutazione preoperatoria per escludere la presenza di neovascolarizzazioni occulte in pazienti che verranno sottoposti a chirurgia vitreoretinica. Lo studio vascolare del paziente può fornire informazioni sul recupero funzionale postoperatorio e supportare la diagnostica clinica in caso di pazienti con patologie oncologiche del segmento posteriore
  • Microscopio Speculare – KONAN CellCheck C Dispositivo avanzato per l’analisi endoteliale corneale. Utilizza tecnologia speculare per fornire immagini ad alta risoluzione delle cellule endoteliali, facilitando la diagnosi e il monitoraggio di patologie corneali. La sua interfaccia intuitiva e il software di analisi integrato permettono una valutazione rapida e precisa. È progettato per essere ergonomico e facile da usare, migliorando l’efficienza nei contesti clinici.
  • Laser retinico PASCAL Synthesis 577 Permette un trattamento laser sottosoglia ovvero una nuova opzione terapeutica per pazienti affetti da edema maculare diabetico. La lunghezza d’onda più lunga di 577 nm colpisce meglio l’epitelio pigmentato retinico con una dispersione inferiore rispetto ai laser a 532 o 561 nm.
  • RETIMAX ADVANCED PLUS E’ un sofisticato sistema diagnostico utilizzato in oftalmologia per la valutazione della funzionalità retinica ed elettrofisiologica. Dotato di tecnologie avanzate, permette di eseguire test come ERG (elettroretinogramma) e VEP (potenziali evocati visivi) con alta precisione. Il software integrato offre analisi dettagliate e report completi, facilitando la diagnosi di malattie retiniche e neuro-oftalmiche. Il design ergonomico e l’interfaccia intuitiva migliorano l’esperienza utente e l’efficienza operativa.
  • Spettrometro di massa – Orbitrap Exploris 240 equipaggiato con High-Field Asymmetric-Wavefrom Ion Mobility Spectrometry Permette un approccio sperimentale di proteomica qui applicata all’oftalmologia al fine di: espolorare le basi pato-fisiologiche di patologie oculari, identificare biomarcatori di valenza diagnostica o prodiagnostica in fluidi biologici, elaborare modelli farmacologici di sviluppo, elaborare piattaforme di analisi diagnostica, prevalentemente in campo microbiologico.
  • High Performance Liquid Chromatography (HPLC)
  • Microscopio Leica Proveo 8 Un sistema avanzato progettato per la chirurgia oftalmica. Offre una qualità ottica superiore grazie alla tecnologia FusionOptics, che combina alta risoluzione e profondità di campo estesa. Dispone di un’illuminazione LED integrata per una visualizzazione chiara e costante dei tessuti oculari. Il sistema di autofocus automatizzato e il controllo delle immagini digitale migliorano l’accuratezza e l’efficienza durante gli interventi chirurgici. La configurazione modulare del Proveo 8 consente una personalizzazione flessibile per soddisfare le esigenze specifiche dei chirurghi.
  • Perimetro Octopus 900 Uno strumento diagnostico avanzato per la valutazione del campo visivo. È dotato di un’ampia gamma di test standardizzati e personalizzati per rilevare e monitorare patologie come il glaucoma. La tecnologia EyeSuite integrata facilita l’analisi dei dati e la gestione dei pazienti. Il design ergonomico e l’interfaccia intuitiva garantiscono un uso confortevole e efficiente. La versatilità dell’Octopus 900 lo rende adatto sia per cliniche che per studi specialistici.
  • Cobra Yag Laser Dispositivo medico avanzato utilizzato in oftalmologia per il trattamento di varie patologie oculari, tra cui la capsulotomia posteriore e l’iridotomia. Grazie alla sua precisione, permette interventi sicuri e minimamente invasivi. È dotato di un’interfaccia intuitiva e di un design ergonomico, che ne facilitano l’utilizzo da parte dei professionisti. La tecnologia laser di alta qualità assicura risultati efficaci e rapidi.
  • Modulo Angioplex Sfrutta la tecnologia OCT angiography (OCTA) per visualizzare la microvascolatura retinica senza l’uso di coloranti. Questo consente la rilevazione dettagliata di anomalie vascolari, come neovascolarizzazioni e microaneurismi, migliorando la diagnosi e il monitoraggio di patologie retiniche. Il sistema fornisce immagini ad alta risoluzione in tempo reale, facilitando interventi tempestivi.

Biblioteca

Biblioteca

La Biblioteca dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti è uno spazio interamente dedicato alla ricerca che mette gratuitamente a disposizione di medici e studiosi le più importanti pubblicazioni nazionali e internazionali in campo oftalmologico.

Si trova presso la Sede della Fondazione in Via Livenza 3.

  • più di 500 periodici e numerose monografie
  • oltre 5.000 riviste nazionali ed internazionali in formato elettronico e full-text (BIBLIOSAN)
  • postazioni fisse di consultazione elettronica ed accesso tramite wi-fi alle risorse bibliotecarie
  • servizio di help-desk per l’accesso alle risorse online e cartacee

Scarica l’elenco dei periodici disponibili in formato cartaceo o elettronico (la fornitura di documenti avviene in regime di scambio reciproco e gratuito, al solo scopo di studio e di ricerca, in base alle normative vigenti in materia di copyright)

Per qualsiasi informazione

Modalità di accesso alle risorse della biblioteca

Le riviste della Biblioteca della Fondazione G.B. Bietti di cui è possibile ottenere articoli in full text si dividono in 3 categorie: 

  • Riviste online disponibili tramite la rete Bibliosan 
  • Riviste online a cui la Fondazione è abbonata direttamente 
  • Riviste cartacee presenti in sede. 

LE MODALITÀ DI ACCESSO A TALI RISORSE SONO LE SEGUENTI: 

  • Riviste online disponibili tramite la rete Bibliosan: è possibile accedere ai full text delle riviste disponibili nell’elenco AtoZ presente sul sito bibliosan.it. La maggior parte delle risorse sono disponibili in toto mentre altre hanno un embargo di alcuni mesi (ovvero gli ultimi numeri non sono disponibili in full text). Per accedere all’elenco AtoZ è necessario collegarsi al sito di Bibliosan tramite la rete della sede di Via Livenza.

  • Riviste online non disponibili tramite la rete Bibliosan a cui la Fondazione è abbonata direttamente: i full text delle riviste non presenti nell’elenco di Bibliosan a cui la Fondazione è però abbonata sono accessibili direttamente ed esclusivamente dalla sede di Via Livenza ma non da remoto. Non è necessario inserire alcuna credenziale in quanto l’accesso avviene tramite riconoscimento dell’indirizzo IP della Fondazione.

  • Riviste non disponibili tramite la rete Bibliosan a cui la Fondazione non è abbonata: è possibile richiedere direttamente alla Biblioteca della Fondazione tramite e-mail (mara.ventriglia@fondazionebietti.it) i full text degli articoli presenti in riviste a cui la Fondazione non è abbonata e non presenti nell’elenco Bibliosan.

  • Riviste cartacee presenti in sede: è possibile richiedere direttamente alla Biblioteca della Fondazione tramite e-mail (mara.ventriglia@fondazionebietti.it) i full text degli articoli presenti in riviste cartacee possedute dalla Biblioteca della Fondazione.

Inoltre, grazie alla rete Bibliosan, tramite l’interfaccia Class, previa registrazione, è possibile collegarsi a tutte le risorse Bibliosan direttamente da casa o da qualsiasi parte del mondo mentre. Attraverso il sistema Nilde (Network Internet-Library), l’utente può richiedere articoli al servizio Document-Delivery della biblioteca presso la quale è accreditato e conoscere in qualsiasi momento lo stato delle proprie richieste fino al ricevimento del documento.

La Biblioteca

La Biblioteca dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti è un centro di documentazione scientifica specializzato in oftalmologia e discipline biomediche affini.
È a disposizione di medici, ricercatori e studenti per favorire la consultazione e l’accesso a fonti di informazione autorevoli, sia in formato cartaceo che elettronico.

Situata presso la sede della Fondazione in Via Livenza 3, Roma, la Biblioteca costituisce un punto di riferimento per chi svolge attività di ricerca e di aggiornamento professionale.

Cosa puoi trovare in Biblioteca

  • Oltre 500 periodici cartacei e numerose monografie scientifiche. Scarica l’elenco dei periodici disponibili.
  • Più di 5.000 riviste elettroniche nazionali e internazionali full-text, disponibili grazie al consorzio Bibliosan.
  • Servizio di help-desk personalizzato per assistenza nella ricerca e nell’accesso ai contenuti.

Modalità di accesso alle risorse

L’accesso alle risorse della Biblioteca avviene attraverso diverse modalità:
  1. Riviste online tramite Bibliosan
    Grazie al collegamento con la rete Bibliosan, la Biblioteca mette a disposizione migliaia di riviste in full-text.
    • Accessibili tramite l’elenco A–Z disponibile sul sito Bibliosan .
    • Alcuni contenuti più recenti possono essere soggetti a embargo editoriale.
    • L’accesso è possibile previa registrazione

  2. Riviste elettroniche con abbonamento diretto
    La Fondazione è abbonata a riviste scientifiche non incluse in Bibliosan.Ecco le nostre riviste in abbonamento:
    • JOURNAL OF CATARACT & REFRACTIVE SURGERY
    • JOURNAL OF REFRACTIVE SURGERY ONLINE
    • RETINA

  3. Riviste cartacee
    Gli articoli contenuti nelle riviste disponibili in formato cartaceo possono essere richiesti via e-mail al personale della Biblioteca.

  4. Document Delivery (NILDE)
    Per le richieste di articoli non disponibili localmente è possibile inoltrare una richiesta al referente della Biblioteca per il reperimento dello stesso attraverso il circuito NILDE.

I servizi

La Biblioteca offre supporto a 360° per la ricerca scientifica e la pratica clinica attraverso i seguenti servizi disponibili:
  • Accesso a risorse elettroniche e cartacee (riviste, monografie, banche dati).
  • Servizio di document delivery tramite NILDE e reti di cooperazione interbibliotecaria.
  • Assistenza per l’utilizzo di strumenti online e piattaforme di accesso remoto.

Servizi per altre biblioteche e utenti esterni

La Biblioteca coopera con altre biblioteche attraverso accordi di reciprocità e gratuità dei servizi.

  • Scambio di documenti tramite circuiti nazionali (ACNP, NILDE).
  • Fornitura di articoli scientifici su richiesta, nel rispetto della normativa sul copyright.
  • Collaborazione in progetti nazionali di condivisione delle risorse bibliografiche.

Contatti

Sede: Via Livenza 3, 00198 Roma
Telefono: +39 06 840009461
Email: catia.terra@fondazionebietti.it
Responsabile Scientifico Biblioteca: Ing. Daniela Giannini
Addetto / Bibliotecario: Sig.ra Catia Terra

Comitato etico

Comitato etico

Il Comitato Etico è un organismo indipendente. Il suo compito è quello di valutare i programmi di sperimentazione scientifica e terapeutica avviati nell’Istituto e fornire pareri sulle questioni ad esso sottoposte dal direttore generale e dal direttore scientifico. Inoltre, formula proposte sulle materie di propria competenza.

La Fondazione G.B. Bietti afferisce al Comitato Etico Territoriale Lazio Area 5.

Le sedute del Comitato Etico

  • 14 gennaio 2025 (deadline presentazione documentazione  20 dicembre 2024) 
  • 29 gennaio 2025 (deadline presentazione documentazione  15 gennaio 2025) 
  • 18 febbraio 2025 (deadline presentazione documentazione  30 gennaio 2025) 
  • 26 febbraio 2025 (deadline presentazione documentazione  14 febbraio 2025) 
  • 11 marzo 2025 (deadline presentazione documentazione  27 febbraio 2025) 
  • 26 marzo 2025 (deadline presentazione documentazione  12 marzo 2025) 
  • 08 aprile 2025 (deadline presentazione documentazione  27 marzo 2025) 
  • 23 aprile 2025 (deadline presentazione documentazione  09 aprile 2025) 
  • 07 maggio 2025 (deadline presentazione documentazione  24 aprile 2025) 
  • 20 maggio  2025 (deadline presentazione documentazione  08 maggio 2025) 
  • 04 giugno 2025 (deadline presentazione documentazione  21 maggio 2025) 
  • 17 giugno 2025 (deadline presentazione documentazione  05 giugno 2025) 
  • 08 luglio 2025 (deadline presentazione documentazione  18 luglio 2025) 
  • 23 luglio 2025 (deadline presentazione documentazione  09 luglio 2025) 
  • 06 agosto 2025 (deadline presentazione documentazione  24 luglio 2025) 
  • 27 agosto 2025 (deadline presentazione documentazione  07 luglio 2025) 
  • 03 settembre 2025 (deadline presentazione documentazione  28 agosto 2025) 
  • 23 settembre 2025 (deadline presentazione documentazione  04 settembre 2025) 
  • 08 ottobre 2025 (deadline presentazione documentazione  24 settembre 2025) 
  • 21 ottobre 2025 (deadline presentazione documentazione  09 ottobre 2025) 
  • 05 novembre 2025 (deadline presentazione documentazione  22 ottobre 2025) 
  • 18  novembre 2025 (deadline presentazione documentazione  06 novembre 2025) 
  • 03 dicembre 2025 (deadline presentazione documentazione  19 novembre 2025) 
  • 16 dicembre 2025 (deadline presentazione documentazione  04 dicembre 2025) 

Date delle riunione CET Lazio Area 5 e deadline presentazione documentazione alla Segreteria CET Lazio Area 5

  • 09 gennaio 2024 (deadline presentazione documentazione 21 dicembre 2023)
  • 24 gennaio 2024 (deadline presentazione documentazione 10 gennaio 2024)
  • 06 febbraio 2024 (deadline presentazione documentazione 25 gennaio 2024)
  • 21 febbraio 2024 (deadline presentazione documentazione 07 febbraio 2024)
  • 05 marzo 2024 (deadline presentazione documentazione 22 febbraio 2024)
  • 20 marzo 2024 (deadline presentazione documentazione 06 marzo 2024)
  • 10 aprile 2024 (deadline presentazione documentazione 21 marzo 2024)
  • 23 aprile 2024 (deadline presentazione documentazione 11 aprile 2024)
  • 07 maggio 2024 (deadline presentazione documentazione 24 aprile 2024)
  • 22 maggio 2024 (deadline presentazione documentazione 08 maggio 2024)
  • 04 giugno 2024 (deadline presentazione documentazione 23 maggio 2024 )
  • 19 giugno 2024 (deadline presentazione documentazione 05 giugno 2024)
  • 09 luglio 2024 (deadline presentazione documentazione 20 giugno 2024)
  • 24 luglio 2024 (deadline presentazione documentazione 10 luglio 2024)
  • 06 agosto 2024 (deadline presentazione documentazione 25 luglio 2024)
  • 28 agosto 2024 (deadline presentazione documentazione 07 agosto 2024)
  • 10 settembre 2024 (deadline presentazione documentazione 29 agosto 2024)
  • 25 settembre 2024 (deadline presentazione documentazione 11 settembre 2024)
  • 08 ottobre 2024 (deadline presentazione documentazione 26 settembre 2024)
  • 23 ottobre 2024 (deadline presentazione documentazione 09 ottobre 2024)
  • 05 novembre 2024 (deadline presentazione documentazione 24 ottobre 2024)
  • 20 novembre 2024 (deadline presentazione documentazione 06 novembre 2024)
  • 03 dicembre 2024 (deadline presentazione documentazione 21 novembre 2024)
  • 18 dicembre 2024 (deadline presentazione documentazione 04 dicembre 2024)

Sedute Comitato Etico IFO_BIETTI

  • 17 gennaio
  • 21 febbraio
  • 21 marzo
  • 18 aprile
  • 16 maggio

Calendario riunioni del CET Lazio Area 5 fino ad ottobre 2023:

  • 26 giugno
  • 5 luglio
  • 18 luglio
  • 5 settembre
  • 20 settembre
  • 10 ottobre
  • 25 ottobre
  • 7 novembre (deadline 26.10.23)
  • 22 novembre (deadline 8.11.23)
  • 5 dicembre (deadline 23.11.23)
  • 20 dicembre (deadline 6.12.23)

I° semestre

  • 25 gennaio 
  • 22 febbraio
  • 22 marzo
  • 12 aprile
  • 17 maggio
  • 14 giugno

II° semestre

  • 12 luglio
  • in programmazione

 I° semestre

  • 26 gennaio
  • 23 febbraio
  • 23 marzo
  • 20 aprile  
  • 25 maggio
  • 22 giugno

II° semestre

  • 27 luglio
  • 21 settembre
  • 19 ottobre
  • 16 novembre
  • 14 dicembre

I° semestre 2021

  • 26 gennaio 2021
  • 23 febbraio 2021
  • 23 marzo 2021
  • 20 aprile 2021 
  • 25 maggio 2021
  • 22 giugno 2021
  • 27 luglio 2021

I° semestre 2020

  • 18 febbraio 2020
  • 24 marzo 2020
  • 21 aprile 2020
  • 19 maggio 2020
  • 16 giugno 2020
  • 14 luglio 2020
  • 29 Gennaio 2019
  • 26 Febbraio 2019
  • 19 Marzo 2019
  • 16 Aprile 2019
  • 21 Maggio 2019
  • 18 Giugno 2019
  • 16 Luglio 2019
  • 24 Settembre 2019
  • 22 Ottobre 2019
  • 19 Novembre 2019
  • 17 Dicembre 2019

Pubblicazioni 2013

Pubblicazioni 2013

Pubblicazioni dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti per lo Studio e la Ricerca in Oftalmologia ONLUS.

Per ulteriori informazioni scrivere a:

direzionescientifica@fondazionebietti.it

1)Fogagnolo P, Orzalesi N, Centofanti M, Oddone F, Manni G, Rossetti L.

Short- and long-term phasing of intraocular pressure in stable and progressive glaucoma.

Ophthalmologica. 2013;230(2):87-92. (IF.:1.412; Disciplina Ophthalmology; quartile terzo, terzo nome 50% IFN: 1)


2)Ottobelli L, Manni GL, Centofanti M, Iester M, Allevena F, Rossetti L.

Citicoline oral solution in glaucoma: is there a role in slowing disease progression?

Ophthalmologica. 2013;229(4):219-26.


3)Iester M, Oddone F, Prato M, Centofanti M, Fogagnolo P, Rossetti L, Vaccarezza V, Manni G, Ferreras A.

Linear discriminant functions to improve the glaucoma probability score analysis to detect glaucomatous optic nerve heads: a multicenter study.

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