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Prevenzione della violenza contro gli operatori sanitari: sabato 12 marzo è la prima giornata nazionale

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La Fondazione IRCCS G.B. Bietti aderisce all’iniziativa

Nel quinquennio 2016-2020 sono stati più di 12mila i casi di infortunio in occasione di lavoro accertati positivamente dall’Inail e codificati come violenze, aggressioni, minacce e similari perpetrate nei confronti del personale sanitario, con una media di circa 2.500 l’anno (fonte INAIL).
La maggior parte di questi incidenti avviene in ospedali e case di cura e vede, come categorie più colpite, i tecnici sanitari, gli infermieri e gli operatori sociosanitari, in particolare le donne.

“La Fondazione IRCCS G.B. Bietti è impegnata concretamente nel ridurre il rischio e le occasioni che possono ingenerare abusi verbali o fisici su operatori e operatrici” spiega la Direttrice Sanitaria, dott.ssa Angela Maria Mastromatteo.
Scopo della giornata nazionale è diffondere informazione ed educazione per il pubblico al fine di aumentare la fiducia e ridurre le occasioni di abuso. “A questo sforzo, che la Fondazione abbraccia completamente, abbiamo aggiunto anche un’iniziativa di formazione del personale per aumentare gli strumenti di prevenzione” precisa la direttrice.

La Fondazione Bietti ha individuato nella comunicazione tra operatore e utente uno degli snodi cruciali per disinnescare il rischio di violenza. “La comunicazione è in grado di esacerbare o dissolvere le tensioni – spiega Mastromatteo -.
È importante che il personale a contatto con il pubblico sia preparato a fronteggiare le situazioni critiche e a gestirle in modo da tutelare sia la propria incolumità che la sensibilità di un paziente o di un familiare in un momento di difficoltà”.

12 Marzo 2022
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