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Medicina personalizzata: come intervenire su miopia e cataratta

medicina personalizzata

In base allo studio approfondito e individualizzato sul singolo paziente è possibile, anche in oculistica, proporre piani terapeutici e soluzioni chirurgiche mirate

“Cucire addosso” alle esigenze del singolo paziente la cura e l’intervento chirurgico di malattie dell’occhio: si tratta della cosiddetta medicina personalizzata che anche in ambito oculistico è sempre più diffusa.

Ne sono esemplari gli approcci personalizzati che vengono adottati per la chirurgia refrattiva – impiegata per correggere i difetti visivi come la miopia – o per la chirurgia della cataratta, una delle più comuni patologie oculari.

Entrambe le chirurgie presentano una varietà di possibili tecniche di intervento che variano a seconda delle esigenze, alle caratteristiche del paziente, al tipo di occhio.

Come intervenire sulla miopia
“Per intervenire sulla miopia al giorno d’oggi esistono diverse tecniche – spiega il dott. Domenico Schiano Lomoriello, Responsabile Unità Operativa Segmento anteriore con annessi oculari della Fondazione G.B. Bietti;- la PRK, la tecnica di base, è quella che si è sviluppata prima e prevede un unico laser a eccimeri che modifica la superficie corneale eliminando in maniera definitiva l’ esigenza degli occhiali o della lente a contatto.

Oltre alla PRK, possiamo intervenire anche con la LASIK (o Femtolasik) che si esegue con due diversi tipi di laser: prima si interviene con un laser a femtosecondi e successivamente con uno a eccimeri.

Quest’ultimo in particolare è un intervento più evoluto del precedente poiché nonostante abbia una durata maggiore, ha un recupero visivo più rapido e il post intervento è completamente indolore.

L’ultimo intervento arrivato in ambito di chirurgia refrattiva è la tecnica SMILE: questa soluzione si esegue sempre con un laser a Femtosecondi (come nella Femtolasik) che consente di ricavare all’interno dello spessore corneale, un disco di tessuto che poi viene estratto dalla cornea stessa modificando il potere refrattivo della cornea correggendo il difetto visivo.

Tutti questi interventi sono altamente sicuri e le complicanze sono molto rare. Tuttavia va sottolineato come il fondamento base per un’ottima resa è quello di eseguire una corretta selezione del paziente. Non tutti, infatti, possono sottoporsi a questo tipo di approcci chirurgici.

Il primo step fondamentale per la selezione del paziente è la visita oculistica – specifica il dr. Schiano -, alla quale, andranno associati degli esami specialistici che consentono di analizzare le caratterischiche il tipo di occhio di fronte al quale ci si trova.

In seguito alla visita oculistica, viene eseguita una topografia corneale (meglio ancora una tomografia corneale) con una misurazione dello spessore corneale e del diametro massimale della pupilla.

Solo dopo aver eseguito questa batteria di esami si può decidere l’eleggibilità o meno del paziente per un intervento di chirurgia refrattiva.

L’ultimo step prevede di valutare insieme a chi deve essere operato il tipo di intervento più adatto al suo occhio e alle sue esigenze in base al risultato che vuole ottenere.

Laddove la chirurgia refrattiva laser non riesca a correggere il difetto perché il paziente non presenta le caratteristiche necessarie – ad esempio una cornea dallo spessore insufficiente, dalla forma irregolare o un astigmatismo troppo elevato– si possono impiantare le cosiddette lenti ICL, delle lenti intraoculari che vengono inserite tra iride e cristallino.

Si tratta di un tipo di chirurgia molto interessante e sempre più eseguita, che negli ultimi anni si è migliorata sia dal punto di vista dei materiali sia dal punto di vista della forma della lente.

L’intervento con le lenti ICL è assolutamente indolore e dura circa quindici minuti per occhio.

L’anestesia è topica (gocce di collirio anestetico) e l’unico effetto post operatorio è la vista annebbiata ma il completo recupero visivo avviene generalmente in 1-2 giorni.” Conclude l’esperto

Come intervenire sulla cataratta
Un altro problema molto diffuso nella popolazione è quello della cataratta, malattia oculare in cui il cristallino va incontro ad una progressiva opacizzazione e viene sostitutito da un cristallino artificiale.

L’intervento di cataratta al giorno d’ oggi e’ un intervento indolore e molto rapido che si pratica in chirurgia ambulatoriale: Tuttavia l’intervento di cataratta non va sottovalutato perché e’ un intervento di microchirugia che richiede altissima tecnologia abbinata ad una notevole esperienza e capacità chirurgica da parte dell’operatore.

“È possibile operare con il classico intervento tramite ultrasuoni, utilizzato da oltre vent’anni, oppure eseguire l’intervento con l’ausilio di un laser a Femtosecondi che consente di essere assistiti in alcune fasi manualmente più delicate, come la capsulotomia e la frammentazione del cristallino.

Entrambe le tecniche sono valide e portano ad un risultato ottimale. Nessuna ricerca scientifica ad oggi ha dimostrato la superiorità di una tecnica rispetto all’altra.

Un’ulteriore novità riguardante la medicina personalizzata in questo campo è la chirurgia della cataratta con le lenti intraoculari ‘Premium’.

La chirurgia della cataratta consiste nella frammentazione ed esportazione del cristallino con la sostituzione con uno artificiale – spiega il dott. Schiano ­–; al giorno d’oggi abbiamo la possibilità di scegliere sia il tipo di cristallino da inserire nell’occhio, sia il tipo di difetto visivo che vogliamo correggere con il nuovo cristallino.

In caso di pazienti miopi, ipermetropi o astigmatici si può correggere con un unico intervento il difetto visivo, ma c’è anche la possibilità di facilitare la visione da vicino inserendo dei cristallini focali, bifocali o trifocali che sono l’equivalente degli occhiali ma impiantati direttamente nell’occhio.

Questa tecnologia che si sta sviluppando da qualche anno, permette ad ogni paziente di trovare la scelta più adatta alle sue esigenze. Per questa regione una tappa fondamentale che ha acquisito sempre maggior importanza negli ultimi anni e’ rappresentata dal colloquio pre-operatorio con il paziente. al fine di scegliere il tipo di cristallino più adatto al suo stile di vita ed alle caratteristiche del suo occhio.” Conclude l’esperto.

3 Novembre 2022
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